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Presentazione "Relazione 2006" del Difensore Civico regionale

Ancona | Ambiente-territorio e sanità-assistenza sono le due grandi aree sulle quali si concentra più di un terzo delle istanze ricevute.

di Adamo Campanelli

"Il problema fondamentale sembra essere proprio quello di costruire fiducia nelle istituzioni, perché facendole funzionare bene, queste diventano affidabili, oltre che efficaci". Ne è convinto il difensore civico regionale Samuele Animali, eletto nel gennaio del 2006, che si accinge a presentare la sua prima relazione annuale, in cui sono riportati i dati inerenti l'attività svolta e più in generale alcune riflessioni sui meccanismi che rendono problematico il rapporto tra cittadini ed istituzioni.

"Il nostro primo tentativo - specifica - è stato quello di aumentare la visibilità dell'ufficio, anche attraverso il nuovo sito Internet, oltre ovviamente a porre mano alle numerose disfunzioni che sono arrivate alla nostra attenzione. Nella maggior parte delle situazioni ciò che si richiede ed ottiene è un consiglio, un sostegno, un chiarimento. In un caso su cinque c'è un vero e proprio provvedimento dell'amministrazione che arriva dopo l'intervento del difensore civico; in un caso su dieci un esplicito parere di quest'ultimo non è seguito da alcun provvedimento, perché non necessario o perché lo stesso parere non è condiviso dalla Pubblica Amministrazione. Le mediazioni in senso stretto ammontano a circa il 5% del totale".

Ambiente-territorio e sanità-assistenza sono le due grandi aree sulle quali si concentra più di un terzo delle istanze ricevute. Particolarmente rilevanti sono le problematiche in materia di servizi sociosanitari, in quanto coinvolgono le persone più deboli; le lunghe liste d'attesa per prestazioni diagnostiche o specialistiche, che rischiano di compromettere la prevenzione e la diagnosi precoce; le "malattie dimenticate" di cui in pochi si occupano.

Terza area con richieste d'intervento piuttosto consistenti, quella inerente l'agricoltura, per la complessità delle procedure che portano alla liquidazione dei fondi europei. Da ultimo, ma non per importanza, il diritto di accesso agli atti, che non sempre i cittadini riescono ad esercitare pienamente.

Ma chi si rivolge al Difensore Civico? In base ai dati del 2006 al primo posto privati cittadini, seguiti da istituzioni pubbliche, associazioni e altri soggetti privati (società...). Tra i privati cittadini, impiegati ed operai sono in cima alla lista e ad essi si accodano pensionati, imprenditori, commercianti, artigiani, disoccupati, casalinghe, studenti, liberi professionisti. Per quanto riguarda i territori di provenienza, il primato spetta ad Ancona, seguita da Macerata, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, ma non mancano richieste da fuori regione.

"Mi ritengo relativamente soddisfatto - sottolinea Animali - del rapporto instaurato con la Regione, i Comuni, l'Amministrazione statale. Ma ci sono lacune che vanno, senza dubbio, colmate. Molto spesso la pubblica amministrazione fornisce al difensore civico risposte che in precedenza aveva negato al semplice cittadino, segno dell'incapacità di offrire normalmente una prestazione efficace, che infonda sicurezza e fiducia. E' indispensabile lavorare in questa direzione e sono convinto che la fiducia si costruisce anche avvicinando le istituzioni ai cittadini, fin dalla scuola. Per nostro conto abbiamo proposto un percorso di educazione alla cittadinanza, che rilegge un progetto già esistente, elaborato dal Consiglio regionale, in funzione della peculiare valenza del difensore civico".

La relazione annuale 2006 verrà presentata dal Presidente del Consiglio regionale e dal Difensore civico nel corso di un incontro pubblico, previsto per le ore 16 di giovedì 19 aprile, nella Sala "Raffaello Sanzio" presso la sede della Regione Marche.

17/04/2007





        
  



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