L'Assotabaccai Confesercenti della Provincia di Ascoli, a nome della categoria dei Tabaccai, dissente energicamente nel vedersi tagliare ancora il già esiguo margine di guadagno (senza mettere in conto l'investimento anticipato) sulla vendita di schede telefoniche per compensare l'abolizione dei costi di ricarica stabiliti dal Governo.

E' quanto precisa il responsabile sindacale di categoria, cav, Giacomo Sciarra, commentando le notizie di stampa riguardanti una possibile riduzione dell'aggio, fino ad ora riconosciuto ai titolari di tabaccherie sulla vendita delle ricariche per telefonini. Negli ultimi 10 anni, infatti, l'aggio per gli esercenti si è ripetutamente ridotto dall'8% all'attuale 3%. Un ulteriore taglio di un punto percentuale risulterebbe del tutto inaccettabile: avrebbe il significato di voler scoraggiare la vendita di questo prodotto con la conseguenza di non più garantire, anzi di scoraggiare, un servizio finora fornito in modo capillare da una capillare e diffusissima rete di tabaccherie.

Per questo l'Assotabaccai - Confesercenti ha inviato una richiesta urgente di incontro a tutti i gestori principali della telefonia mobile italiana allo scopo di definire accordi commerciali che non penalizzino i tabaccai e la loro rete di distribuzione.

E' ora di dire basta a chi detiene il monopolio!!! Sarebbe più giusto, invece, far recuperare ai tabaccai le entrate finora perse.
Con il taglio dei costi di ricarica ci si trova di fronte all'assurdo di andare a penalizzare proprio coloro che garantiscono una quota di mercato rilevantissima delle vendite di ricariche telefoniche, arricchendo ancor di più i gestori.