Un pomeriggio all’insegna dell’arte e della cultura quello che si è tenuto sabato scorso a Montefiore dell’ Aso. L’ amministrazione Comunale ha presentato la nuova donazione “Famiglia Carlo De Carolsi” che incrementa di circa 250 opere la collezione comunale del Maestro montefiorano.

Presenti alla cerimonia, tenutasi in una gremita sala “De Carolis”, molti dei discendenti dell’artista. Particolarmente sentite le parole di ringraziamento dela nipote di Adolfo De Carolis, Donella che ha ringraziato la cittadinanza montefiorana per la calorosa accoglienza e per l’opera di valorizzazione delle opere del Maestro svolta negli anni. È stata proprio questa la motivazione che ha spinto la nuora Maria Vittoria Bartolini (moglie dell’ultimo figlio di Adolfo De Carolis, Carlo) e le nipoti dirette Donella e Marina a cedere al comune di Montefiore dell’aso la cospicua donazione.

Grazie alle nuove opere si aprono nuove prospettive di studio e di ricerca. Abituati a conoscere De Carolis come incisore e come decoratore di grandi opere, per la prima volta sarà possibile apprendere come l’artista si è dedicato alle arti applicate, allo studio di medaglie, pendagli, arredamento d’interni e tessuti. Tutti aspetti finora pressoché sconosciuti agli storici ed ai collezionisti. “Stiamo valutando, grazie al sostegno di enti pubblici e privati, il restauro di parte della collezione. Successivamente riteniamo che la donazione meriti una pubblicazione frutto di uno studio approfondito.” Affermano il sindaco Achille Castelli e l’assessore Giamaica Brilli “Riteniamo che questa iniziativa segni un importante segnale per la comunità montefiorana, un riconoscimento che ci giunge dai parenti più vicini del nostro Adolfo De Carolis”.

60 delle 250 opere saranno esposte nella sala espositiva Partino fino al primo maggio. La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta sabato , domenica e festivi dalle 15.30 alle 19.30. La mostra, ad ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al primo maggio, sabato domenica e festivi dalle 15.30 alle 19.30. Info 0734.938743.