"Nuovi destini per le aree dismesse"
Ascoli Piceno | Nell'ambito del Festival Saggi Paesaggi si è voluto dare considerazione anche agli spazi urbani di solito poco apprezzati. Facendo notare come anch'essi possano divenire fonte d'ispirazione per artisti e creativi.
Paesaggio carbon
Con il grande successo della serata di apertura culminata con la Carbo-n-ite che ha coinvolto oltre 800 persone in un happening notturno con musica e carbon cocktail su ricetta originale del barman Alessandro Tozzi, anche il paesaggio Carbon è entrato a far parte dei Paesaggi Piceni.
Oltre duecento persone hanno già visitato infatti le due mostre parallele sulla città post-industriale organizzate dalla Facoltà di Architettura all'interno del Festival Saggi Paesaggi della Provincia di Ascoli Piceno. Il percorso espositivo parte dalla Cartiera Papale in cui è allestita la mostra "Nuovi destini per le aree dismesse". Un grande plastico territoriale, lungo 17 metri, documenta la presenza di quasi trecento aree industriali in dismissione lungo la costiera adriatica; per alcune di esse è possibile verificare una ipotesi di trasformazione grazie a diversi progetti di laurea per la riqualificazione. Sempre all'interno delle sale espositive un video realizzato dai dottorandi del Dipartimento Procam racconta il processo nascita, sviluppo, decadenza e trasformazione di siti industriali attraverso la selezione di spezzoni di film famosi.
Al termine della visita un bus navetta accompagna i visitatori al sito industriale e prossimo alla dismissione della SGL Carbon.
Questo sito, poco conosciuto alla cittadinanza, si svela attraverso un percorso guidato tra gli edifici della fabbrica.
"Visioni parziali" è il titolo di questa seconda mostra per la quale la Facoltà di Architettura si è avvalsa della progettazione artistica di Arteria Community. L'intenzione infatti è quella di rendere partecipi quante più persone possibili della particolarità del sito e delle potenzialità insite nella trasformazione in atto. Il risultato finale della mostra-evento è frutto della cooperazione attiva degli architetti, degli artisti, delle maestranze e della dirigenza dell'azienda. All'interno di uno dei magazzini dismessi si ricompongono le visioni parziali di immagini e video di repertorio della SGL Carbon, la restituzione grafica dei manufatti edilizi, la mostra fotografica, i video originali, i percorsi sonori, le audio interviste. Di forte impatto emotivo la performance teatrale dell'associazione culturale "7/8 chili" all'interno di una delle fornaci: un progetto teatrale pensato appositamente per la SGL Carbon di Ascoli Piceno, dove viene preso in esame un ipotetico operaio.
L'operazione artistica si sviluppa su due livelli paralleli e contrastanti, da un lato la registrazione audio di alcuni operai che per l'occasione si sono cimentati in una performance canora (Karaoke Carbon), dall'altro la messa in scena di uno studio sulla potenza visiva rapportata a uno spazio violento.
Se nella prima fase viene evidenziato l'aspetto ironico ed estraniante dove l'operaio è protagonista, la seconda esalta la drammaturgia scenica di un corpo sottoposto a costanti impedimenti. L'ambiente trasuda un'aria satura come in una ipotetica atmosfera filmica, dove le azioni e i tempi si dilatano, testimonianza storica di mutazioni continue.
Le due mostre possono essere visitate ogni giorno fino al 1 maggio, con partenza del bus navetta dalla Cartiera Papale, alle ore 11.00 ed alle ore 16.30, prenotando al numero 333-2980252.
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30/04/2007
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