Amandola , Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Sono i tre comuni ai quali la Fondazione Carisap per statuto devolve parte del fondo annuale che si aggira sui circa due milioni di euro. Fino ad ora tuttavia questi contributi arrivavano a pioggia o a macchia di leopardo per finanziamenti estemporanei e talvolta poco mirati.

Il presidente Marini Marini in una recente riunione del 3 aprile alla quale hanno partecipato amministrazioni ed associazioni di categoria ha inteso rivedere le linee d’azione per cercare di uniformare gli interventi facendo sì che ognuno abbia la sua parte.

Per il sindaco Giovanni Gaspari San Benedetto ha bisogno di tre tipi di interventi di sostentamento: nel campo immobiliare, con la realizzazione di un nuovo immobile o la ristrutturazione di edifici esostenti (vedi il caffè Meletti ad Ascoli);

contributi nel settore del sociale (terza età, infanzia) per spese correnti, ed infine un aiuto-premio per il cartellone culturale della città visto che il centro urbano rivierasco ha contribuito per la maggior parte a quell’11% in più dello sviluppo del territorio. Intanto prosegue l’iter perché la nuova provincia abbia la doppia denominazione di Ascoli-San Benedetto.

Gaspari non vuole in alcun modo aggiungere altro visto la delicatezza della materia ma è certo che una nuova realtà territoriale non può fare a meno o disconoscere il peso economico e propulsivo che viene dal Riviera delle Palme.