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Cala il sipario sul Calabresi

San Benedetto del Tronto | Il Cine-teatro, con i suoi sessant'anni di storia, era un'istituzione del tessuto sociali cittadino. Ora verrà smantellato per far posto a negozi ed appartamenti. Ecco cosa ne pensano cittadini ed amministratori.

di Marco Braccetti

Per sessant'anni è stato la "fabbrica dei sogni" sambenedettese. Sul suo schermo o sulle sue tavole sono passati, dal vivo od in pellicola, i più grandi attori italiani ed internazionali. Dopo oltre mezzo secolo il Cine-teatro Calabresi chiude i battenti e con lui se ne va un pezzo di storia della nostra città. Abbiamo sentito a riguardo cittadini ed amministratori:

"Ritengo che un cinema di così grandi dimensioni non possa essere tolto dalla zona centrale di San Benedetto- dice la prof.ssa Mariella Giammarini, frequentatrice abituale del Cineforum- La sua scomparsa lascerà un incolmabile buco nero nella cultura e nella vita dei residenti del centro. Per me e per moltissimi cittadini il Calabresi è anche un luogo dei ricordi. Sarà difficile abituarsi alla sua scomparsa e secondo me la prossima riapertura del Teatro Concordia potrà solo in parte supplire alla sua mancanza"

Per quanto riguarda la riapertura del Concordia l'Assessore alla Cultura Margherita Sorge è sicura: "Avverrà entro il 2007"-dice convinta, aggiungendo che: "Senza il Calabresi San Benedetto resta senza teatro, una condizione che mi preoccupa molto. Per questo garantisco il mio personale impegno,unito a quello di tutta l'Amministrazione, affinché i lavori al Concordia terminino in fretta". Dal punto di vista emotivo poi l'Assessore si dice: "Profondamente rattristata, in quanto si chiude un edificio dove per tanti anni si è fatta cultura."

"Noto con rammarico che molte persone hanno seguito le ultime vicende del Calabresi con totale menefreghismo- dice Emidio Girolami, della libreria Nuovi Orizzonti- incuranti del fatto che il centro si stia pian piano svuotando di beni e servizi essenziali per la vita dei cittadini. A San Benedetto accade un fenomeno strano: il centro sta diventando una periferia dormitorio, mentre la periferia sta acquistando man mano tutte le caratteristiche del centro. La chiusura del Calabresi- continua Girolami- rappresenta una pietra tombale sulla storia della nostra città. La cosa assurda è che verranno costruiti ancora negozi ed appartamenti dei quali San Benedetto, a mio avviso, non ha nessun bisogno"

Pier Giorgio Camaioni usa l'arma dell'ironia: "Anch'io sarò un compratore del futuro complesso che sorgerà al posto del Cinema. Ma non di un appartamento o di un negozio, mi accontenterò di poco: acquisterò una vecchia poltroncina. Fortunatamente l'ultimo ricordo che mi lega al Calabresi è positivo: l'ultimo film che ho visto (Le vite degli altri) era molto bello, anche se devo dire che la sala era davvero indecente, sporca come mai vista prima." Chiediamo a Camaioni se non ha in mente qualche forma di protesta contro la chiusura del Cinema: "La fantasia non ci manca per organizzare qualche azione forte-ci risponde- se avremo voglia faremo sicuramente qualcosa". E termina con un commento di amara ironia:"Spero che il nuovo edificio abbia almeno la facciata che ricordi quella di un teatro, magari come quella della Scala di Milano, per lasciare a noi cittadini almeno il ricordo di quello che è stato".

Sandro Sgattoni, che ha il suo studio fotografico di fronte al Calabresi dice: "Indubbiamente è un punto di riferimento perso. Soprattutto per i più giovani che spesso si ritrovano il pomeriggio per andare a vedere un film. Da quando poi il cinema era diventato multisala il movimento di persone era discreto. Speriamo che la galleria di negozi che sorgerà al posto delle sale cinematografiche possa attirare lo stesso numero di persone."

"Non sono uno che va molto al cinema- dice Paolo Guglielmi del negozio d'abbigliamento Yachting Line- Sono certo che una maggiore offerta di negozi sarà positiva per questa zona. Non temo problemi di concorrenza. Sono da sempre per il libero mercato. Poi i conti li faremo alla fine. Tra affitto ed una posizione non del tutto felice sono convinto che i commercianti che installeranno negozi in quel complesso non avranno vita facile. Comunque l'aspetto più negativo della faccenda è la scomparsa di un polo culturale importantissimo per tutta la città. Ma la famiglia Calabresi ha fatto sicuramente bene i suoi conti e da questa vicenda ci guadagnerà sicuramente molto"

23/05/2007





        
  



4+1=
Paolo Guglielmi
Sandro Sgattoni
Emidio Girolami

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