Esattamente un anno fa Giovanni Gaspari, vincendo le elezioni comunali, si insediava sulla poltrona di sindaco dopo sette mesi di commissariamento dovuto alle dimissioni del suo predecessore Domenico Martinelli. Il Quotidiano.it, a distanza di sei mesi dall'ultima consultazione, ha riproposto ai colleghi che curano la sezione politica per la carta stampata ed i mezzi di comunicazione audio visivi e web di esprimere il loro giudizio tramite il voto su una scala da 1 a 10 motivandolo con una breve riflessione.

In ordine alfabetico:

Pasquale Bergamaschi (Resto del Carlino)- voto 8- Ha dimostrato di aver fatto buon uso della sua cultura politica di base per governare la città e la giunta. Paga lo scotto del primo anno di mandato con qualche "palla al piede". La speranza è che in questo secondo anno cominci a dare concretezza alla mole di progetti messi in cantiere.

Franco Cameli (Il Messaggero)- voto 5. ½- Troppo grande il divario tra le cose annunciate e quelle fino ad ora realizzate. Da rivedere quando saranno finalmente messe in cantiere le prime progettualità comprese nel programma di mandato.

Alessandra Clementi (Corriere Adriatico)- voto 5. 1/2 - Grandi "scivoloni" che dimostrano la mancanza di quella cultura di governo tanto sbandierata nella campagna elettorale e nei trascorsi politici all'opposizione. Non ha al suo fianco una squadra all'altezza e dalla quale cui ci si aspettava di più.

Carlo Di Giovanni (Teleadriatica)-voto 7 ½ - A grandi linee sta confermando i piani della vigilia. Rimangono tuttavia non pochi progetti che sono in attesa di passare alla fase realizzativa. L'ampio voto di sufficienza è il premio per l'energia e la buona volontà nel portare avanti le promesse alla città nonostante si sia ritrovato con una giunta tutta da inventare.

Giannandrea Mariani (Nuova Tvp)- voto 6 - Alcune cose buone come l'intenzione di riformare, snellire e rendere più operativa la macchina amministrativa. Alcune "amene" come il voler festeggiare di tutto e di più. Altre negative come l'inizio delle tante opere annunciate entro l'anno e non verificatesi. Voto di sufficienza per l'impegno e come investimento futuro.

Oliver Panichi (Sanbenedettoggi.it)- voto 6 ½ - Tante buone intenzioni come la lotta agli abusi o la riorganizzare della macchina amministrativa. Ma deve ancora dimostrare pienamente di seguire la buona strada intrapresa. Per la polemica sui parcheggi il futuro dirà la sua anche se ha peccato di approssimazione a spese dei residenti.

Silvestro Pompei (La Provincia)-voto 5 ½ - Metodi "alla Perazzoli" ultimo mandato. Grande enfasi nel promettere. Molta, troppa, carne al fuoco che aspetta di essere servita mentre una quantità si è già bruciata. Da rimandare ulteriormente al prossimo semestre.

Carmine Rozzi (Il Quotidiano.it)- voto 6 - La sufficienza va a premiare esclusivamente una massiccia dose di sincera buona volontà ed impegno. L'ossessione di voler dimostrare a tutti i costi che "qui non si scherza" sta per rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio che lo porta a promettere più di quello che riesce a mantenere. E così, inconsciamente, troppo spesso abusa del "far sapere" a scapito del "saper fare".