Omaggio ad Alfred Chatelain
San Benedetto del Tronto | Sabato 2 giugno, in via XX settembre, dalle ore 17.00, si ricorderà con una festa il grande artista e fotografo che immortalò la San Benedetto marinara dei primi del '900. Saranno presenti gli eredi del maestro.
di Marco Braccetti
Via XX settembre, la via che lo ha ospitato e protetto per tanti anni sarà sabato 2 giugno il luogo ideale per ricordare la figura di Alfred Chatelain, pittore e fotografo dei primi del novecento. Innamorato del mare Alfred, di origini francesi, trovò in San Benedetto, dopo tanto girovagare a zonzo per l'Europa ed il Maghreb, il luogo ideale per dedicarsi alla pittura degli ambienti marini e delle persone che li abitavano, primi fra tutti i marinai. "Per me San Benedetto è una città mitica- dice Muriel Gouge, discendente di Chatelain- tanto volte, da bambina ho visto i quadri che ritraevano barche dalle vele colorate, spiagge alberate e paesaggi sublimi, non vedevo l'ora di vedere dal vivo questo paese dei sogni"
Ora Muriel viene spesso a San Benedetto ed ha come amici molti dei discendenti di quelle persone che accolsero il suo avo il Riviera. Massimo Sciarra, discendente di Isidoro Del Giudice, che, nel 1906 accolse "lu francèse" coordinerà l'incontro del 2 giugno, dove sono previsti gli interventi dello storico d'arte Cesare Caselli e dello storico Gabriele Cavezzi. Ci sarà spazio anche per la musica con le note dello chansonnier Lucio Matricardi e del gruppo "Mare Canto".
L'evento è stato presentato alla stampa questa mattina durante una conferenza svoltasi al Caffè Florian. "Vogliamo suscitare l'interesse della gente verso una figura così importante.- dice Sciarra- Ci piacerebbe che le opere di Chatelain fossero raccolte ed esposte in una struttura interamente dedicata al mare."
L'Assessore alla cultura Margherita Sorge ricorda che il Comune possiede sessantotto opere del maestro: "Gli eredi di chatelain ci faranno dono di altre importantissime opere dell'artista, a patto che l'Amministrazione le utilizzi per realizzare un museo. Non credo che ci saranno problemi a riguardo, lavoreremo per individuare uno spazio idoneo, che dia lustro alle meravigliose realizzazioni del maestro."
"Chatelain dipingeva e fotografava tutte quelle cose che da li a poco sarebbero scomparse, e lui era consapevole di ciò- dice Cesare Caselli- dipingeva paranze, lancette, ma anche momenti di vita semplice, della vecchia San Benedetto marinara. Ci ha tramandato il ricordo di ciò che la nostra città è stata. Per questo io lo definisco l'unico pitto-fotoreporter marino della storia. Con la giornata di sabato riallacceremo i fili della memoria e della storia. Dobbiamo ricostruire il tessuto del nostro passato. Senza la conoscenza del passato l'uomo finisce per essere nessuno".
Gabriele Cavezzi riconosce nelle opere di Chatelain delle fonti iconografiche davvero importanti, utilissime per ricostruire la storia di San Benedetto: "Le sue immagini sono sicuramente le più affidabili e fedeli narratrici della vita marinara nei primi del ‘900"
Infine un appello: Perché non dedicare una via a Alfred Chatelain? Magari una vicina a quel mare che egli amò così tanto. Sua fonte d'infinita ispirazione.
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30/05/2007
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