Il "caso" , perché di questo ormai si tratta, del contributo economico di 3 mila 500 euro richiesto dall'associazione culturale "Marche Jazz" al Comune e da questo prontamente accordato rischia di allargarsi a macchia d'olio e sfiorare i termini di legge. In una replica di Fabrizio Puzielli, presidente dell'associazione, si sostiene che chi ha fatto a suo tempo la richiesta, Giovanni Parisciani, "...non ha nessun titolo né riveste alcuna carica presso l'associazione...".

Ma, secondo Bruno Gabrielli (capogruppo F.I.) così non sembra, almeno per quanto risulta dalla richiesta del 26 aprile 2007 (protocollo nr.0020455) inoltrata dal Parisciani al Comune nella quale, tra le generalità e gli estremi compare inequivocabilmente la qualifica, scritta di proprio pugno, di "Vicepresidente" della suddetta Associazione (vedere foto). A questo punto, stando a quanto dichiarato dal presidente della "Marche Jazz", il richiedente, tra i soci della "New Docks Srl ",  per Gabrielli sarebbe reo di dichiarazione mendace.

Pertanto, nell'interrogazione che l'esponente di minoranza si appresta a presentare in Consiglio, si deve chiedere " Che venga disposta immediatamente la perdita del beneficio richiesto all'amministrazione pubblica dal Sig. Giovanni Parisciani, come previsto dal codice penale in caso di "falsa attestazione di fatti in atto pubblico (art. 483) e quindi l'annullamento della delibera di Giunta n° 127 del 26/04/2007 in quanto si fonda su di una richiesta fatta da un soggetto non avente alcun titolo a rappresentare legalmente l'Associazione Culturale Marche Jazz e perdipiù socio della ditta New Docks S.r.l. che gestisce il locale dove si terranno i concerti sovvenzionati dall'amministrazione pubblica".

Puzielli, in una replica all'ex assessore, afferma di aver fatto una prima richiesta a suo nome in data 24 aprile "che però non risulta da nessun atto pubblico" sottolinea Gabrielli. E per quanto riguarda il fatto che lo stesso presidente abbia "delegato verbalmente" Parisciani ad avanzare una seconda domanda il capogruppo di Forza Italia ironizza :" Probabilmente nella località estera dove si trovava il presidente non esistevano i fax".

Per il rappresentante dell'opposizione il fatto grave resta quello di aver concesso sovvenzione pubblica per uno spettacolo da tenersi in luogo privato.