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“L'atleta del cuore”, grande danza e teatro

Castel di Lama | L’India, l’Oriente e l’Occidente. Per superare la paura degli altri. E creare un ponte fra culture diverse

"L'atleta del cuore" è il bel titolo dell'originale e interessante spettacolo di danza e teatro, affidato ad un grande interprete come Mario Barzaghi, e che la scuola media "Enrico Mattei" di Castel di Lama ospiterà in esclusiva venerdi mattina, 11 maggio, alle 10,30. Rivolto ai ragazzi delle classi seconde e terze della stesso istituto, l'evento è stato promosso dall'Associazione Culturale Babazuf, presieduta da Ivana Pierantozzi, in collaborazione con gli Assessorati alla cultura e ai servizi sociali dell'Amministrazione comunale locale, Amministrazione che ha sostenuto e incoraggiato l'iniziativa, nell'ambito di un progetto di formazione e introduzione al teatro e alle arti espressive ( lo stesso Barzaghi terrà un seminario per attori presso la sede di Babazuf, al Bocciodromo, in Piazza della Libertà, dall' 11 al 13 maggio).

Con lo spettacolo "L'Atleta del Cuore", prodotto dal "Teatro dell'Albero" di Milano, per la regia di Rosalba Genovese l'obiettivo - si legge nelle note di regia - " è scoprire ed evidenziare l'essenziale: il percorso di un attore in bilico fra Occidente (la rappresentazione si conclude con due frammenti dall'inferno dantesco) ed Oriente, (l'arte del teatro danza indiano: il Kathakali), e che agisce con lucidità, agilità e grazia. Attraverso la sua "sincerità" l'attore mostra il suo "corpo deciso", e ci pone dinanzi agli occhi "l'immagine atletica di un corpo impegnato nella lotta" e che persegue con coscienza uno scopo, quello de lavoro di un operaio esperto, vicino alla danza, e che sfiora e tocca i confini dell'arte."

Un spettacolo unico dunque, in cui Mario Barzaghi - attivo da 30 anni nel teatro di base e anche nell'attività pedagogica - attraverso una forte sintesi poetica lima ogni passaggio, e orienta il proprio sforzo verso la leggerezza nella comunicazione col pubblico, ripercorre le tappe della sua formazione, da Grotowski al teatro danza indiano, mostrando come queste componenti eterogenee entrino in relazione potenziandosi a vicenda. Tessere di questo mosaico, il training del Kathakali , l'uso della voce, la ricerca sulla parola fino alle origini del dialetto, l' arte acrobatica e infine la clownerie.

"Questo spettacolo- spiega l'attore . parte da una cultura molto lontana, vi entra filologicamente per uscirne ed approdare alla nostra cultura, a Dante, dove l'incontro con l'altro apparentemente non si vede più, dove appare un lavoro da attore occidentale, ma in realtà arricchito dal rapporto e dal confronto con un'altra cultura. La paura degli altri viene quando non si conosce la propria cultura". L'Atleta del cuore" vuole essere insomma un ponte tra l' antica cultura Indiana e la cultura Cristiana Occidentale della quale la Divina Commedia Dantesca è un emblema.

09/05/2007





        
  



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