I residenti di via San Giovanni sul piede di guerra
San Benedetto del Tronto | Con una accorata lettera indirizzata al sindaco Gaspari 30 di loro chiedono che vengano risolte alcune problematiche da anni disattese quali: la forte velocità dei mezzi pesanti, lo smog, la mancanza di illuminazione pubblica ecc.
di Carmine Rozzi
Sono almeno trenta le firme dei residenti nella zona San Giovanni a Porto D'Ascoli che hanno indirizzato una lettera di vibrata protesta al sindaco Giovanni Gaspari. Motivo: la realizzazione di opere da effettuare lungo la strada in oggetto con la massima urgenza. "Tali opere si rendono necessarie- si legge tra l'altro nella richiesta- al fine di dare, a noi famiglie residenti da anni lasciate nell'abbandono, due componenti indispensabili: sicurezza e vivibilità".
I firmatari contestano il fatto che nonostante le loro ripetute rimostranze nel corso degli anni nulla è stato fatto per alleviare i gravi problemi che affliggono i residenti della via. La strada San Giovanni è percorsa giornalmente da mezzi pesanti ed automobili in grandissima quantità. Il manto stradale appare completamente sconnesso ed il forte traffico dei mezzi pesanti che procedono a velocità sostenuta producono un notevole inquinamento da rumori e da fumi di scarico.
La notevole quantità di quest'ultimi, secondo i residenti, nei momenti di punta rende irrespirabile e maleodorante l'aria circostante le abitazioni tanto che, persistendo la situazione, gli abitanti della zona non escludono il ricorso all'intervento di enti preposti a fare rilevamenti ambientali. A questi si aggiungono continui e ormai insopportabili fastidi come frenate brusche, suoni di clacson, sconcassi dei cassoni dei camion.
Le richieste di interventi sono in tutto nove dove, tra gli altri, si chiede di dotare la via di un sistema fognario per la parte sprovvista e si ricorda che l'acqua potabile è arrivata solo due anni fa. Non esistono marciapiedi, i residenti si accontenterebbero del solo lato nord, dalla SS16 fino al territorio confinante con il comune di Monteprandone. L'intervento di massima urgenza riguarda tuttavia l'installazione di cartelli in prossimità delle uscite est ed ovest che avvertono i veicoli della presenza di incroci pericolosi e che li invitino a moderare fortemente la velocità.
In particolar modo sulle rampe di uscita che dalla Ascoli-Mare si immettono sulla San Giovanni per evitare che gli autoveicoli ci arrivino con troppa velocità specie dalla direzione ovest provocando forti rumori di freni e innescando le logiche reazioni da parte degli automezzi che transitano sulla San Giovanni e sopraggiungono all'incrocio dalle due direzioni di marcia. "Sono opere che dovevano già essere realizzate dalle passate amministrazioni- sottolinea Luigi Piunti, tra i firmatari della lettera - ancora prima di permettere l'insediamento di grosse strutture nella zona".
Continua facendo presente che se tali richieste non dovessero essere accolte e fatte passare di nuovo nel "dimenticatoio", lui e gli altri firmatari della richiesta comunicheranno la loro situazione anche ad altre autorità ed istituzioni, fino ad arrivare ai massimi vertici dello stato se necessario. I residenti di via San Giovanni precisano di avere la massima fiducia che le loro richieste saranno accolte (entro un mese).
Allo stesso modo però, a conclusione della lettera, aggiungono "Non faremo ancora una volta da capro espiatorio a nessuno".
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13/06/2007
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