Un argomento di cui si sta interessando con maggiore frequenza la stampa locale è la situazione gestionale in cui versa il Grottammare calcio, fiore all´occhiello di una cittadina che ha il vanto di avere la propria squadra nel campionato nazionale di serie D. Esperienza di grande soddisfazione per la collettività se si considera che attorno alla formazione maggiore ruota tutta una serie di squadre minori per un coinvolgimento collettivo di circa 250 tra ragazzi e bambini. E´ un bel numero, non c´è che dire! Il fatto, però, che il presidente in carica Pignotti lanci continue grida di allarme e insistenti richieste di soccorso senza che nessuno si muova è un fatto che fa riflettere. Possibile che non ci sia nessuno disposto ad intervenire consentendo all´Associazione Calcio Grottammare di potersi iscrivere regolarmente al campionato di serie D.

Ma nemmeno l´Amministrazione Comunale si muove a pietà? Questo appare un fatto ancora più grave se si considera che, con la cancellazione della squadra dai campionati semiprofessionisti, probabilmente scompariranno tutte le formazioni minori della città con i 250 ragazzini che ne fanno parte. Considerando che il Grottammare Calcio non è una società sportiva bensì un´associazione che non persegue scopi di lucro, sarebbe opportuno che qualche amministratore comunale si prendesse la briga di esplorare da vicino la situazione per la quale appare inevitabile il proprio coinvolgimento, anzichè lanciare appelli sugli organi di stampa.

Non è possibile che l'Amministrazione consideri un'associazione come quella del "Grottammare Calcio" alla pari di altre società sportive presenti nella nostra città, addirittura a scopo di lucro. Il Comune di Grottammare dovrà assumersi la responsabilità per quei ragazzi che tra qualche giorno non potranno più praticare il calcio, abbandonando un sogno ritrovandosi sulle strade cittadine a giocare con i propri compagni con tutti i rischi del caso.

I Consigliei Comunali di minoranza Raffaele Rossi, Roberto Marconi, Giuseppe Concetti, Daniele Voltattorni e Francesco Paletrini