Continua il cammino del Movimento cittadino per il Partito Democratico
San Benedetto del Tronto | Svolto un sondaggio cartaceo a San Benedetto del Tronto e a Porto d'Ascoli, nei giorni 17 - 23 - 24 - 30 giugno e il 1° luglio 2007 distribuendo circa 1500 volantini e raccogliendo oltre il 15% di risposte.
di Movimento Cittadino per il Partito Democratico
Noi cittadine e cittadini del Movimento Cittadino per il Partito Democratico, crediamo in un progetto di partito attraente, da condividere e costruire assieme. In tale ottica, intendiamo fare da tramite e dar voce ai bisogni della gente, consapevoli che soltanto partendo dall'ascolto delle persone si possa capire quali strade percorrere, quali scelte fare, per rinnovare la politica, avvicinarla ai cittadini e contribuire alla creazione di un vero partito riformista.
Giovani, donne e uomini si sentono coinvolti nel portare a compimento il nuovo soggetto politico, una forza da comprendere pienamente e a cui dare concreto seguito nelle scelte politiche del futuro partito. Questo deve essere il punto di forza del Partito Democratico!
In ballo c'è il futuro di un intero paese che dovrebbe intraprendere una vera e propria "rivoluzione culturale", ponendo al centro di ogni scelta i cittadini di qualsiasi genere, età e razza; combattendo ogni forma di corruzione ed ingiustizia; prevenendo l'allontanamento della politica dai bisogni e dalle istanze della società civile; seguendo il rinnovamento attraverso la ricerca delle capacità dei giovani e delle persone in genere, da utilizzare al meglio per il bene comune.
Tutto questo dovrebbe informare il nuovo partito fin dal suo processo di costituzione.
A tal fine il Movimento ha dato inizio ad una seria attività di ascolto, sondaggio e stimolo per i cittadini, nella convinzione che si possa arrivare ad una vera partecipazione della società civile, sia durante la fase di nascita che durante la vita del Partito Democratico.
L'avvio della costruzione del Partito Democratico dopo i congressi dei Ds e della Margherita aveva conosciuto una fase positiva. Riuscendo ad attrarre sia gran parte del voto dell'Ulivo, sia il consenso di chi era interessato agli aspetti innovativi del progetto. Le incertezze e le contraddizioni emerse nell'effettiva costruzione del nuovo soggetto politico hanno un po' raffreddato gli entusiasmi iniziali.
In questo contesto la "discesa in campo" di un leader molto apprezzato dall'opinione pubblica come Walter Veltroni può segnare una svolta. S'intravedono già alcuni segnali positivi, ma occorrerà non poco tempo per modificare un quadro ancora dominato dal pessimismo e dalle difficoltà.
Anche per capire l'entità della crisi, il Movimento Cittadino per il Partito Democratico ha svolto un sondaggio cartaceo a San Benedetto del Tronto e a Porto d'Ascoli, nei giorni 17 - 23 - 24 - 30 giugno e il 1° luglio 2007 distribuendo circa 1500 volantini e raccogliendo oltre il 15% di risposte, attraverso le schede denominate "Manifestazione d'interesse" (vedi allegato). Ben circa 250 persone, durante pochi giorni in piazza, si sono spontaneamente rese disponibili a contribuire al sondaggio; dunque pensiamo di incanalare la partecipazione di questi cittadini dentro il Partito Democratico.
Il campione esaminato, infatti, è composto da uomini, donne, giovani maggiorenni e anziani, che ben rappresentano i potenziali elettori del nuovo partito. Inoltre, i volontari del Movimento che hanno svolto il sondaggio, hanno dialogato con i passanti e soltanto dopo la loro dichiarazione d'interesse al progetto del Partito Democratico, hanno distribuito ben 1500 volantini.
Dalle risposte al questionario e dai discorsi delle persone è emerso un clima di crisi sia in riferimento alla situazione delle istituzioni locali che rispetto alla politica italiana a livello nazionale. Allo stesso tempo, è stata evidente una gran voglia di cambiamento, una vera necessità di rinnovamento della politica dei partiti, purché attraverso un processo serio e non di facciata. Un misto di delusione e speranza, con l'imperativo di non tornare indietro e di non duplicare scelte già note, e con l'obiettivo di una trasformazione seria che non prenda in giro le persone, affinché le risorse dell'antipolitica possano essere investite nella politica del cambiamento.
Perché non s'inventa un nuovo partito a tavolino e dall'alto, senza accorgersi di quel che accade intorno; perché nessuno debba ripetere, come il personaggio di Garcia Marquez, che "quella via non interessava, perché poteva condurlo soltanto al passato".
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10/07/2007
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