Riviera maceratese: setacciate attività commerciali gestite da stranieri
Macerata | Cinquanta Carabinieri dalle prime ore del mattino hanno sottoposto a controlli amministrativi bar, call center, bazar e improvvisati campeggi disseminati sulla costa ove, all'interno e nei pressi, sono soliti aggregarsi cittadini extracomunitari.
Tutta la giornata del 10 luglio 2007 è stata impiegata dai Carabinieri della Compagnia di Civitanova per far "visita" alle numerose attività commerciali gestite da cittadini extracomunitari nei comuni di Civitanova, Porto Recanati e Porto Potenza. Cinquanta Carabinieri dalle prime ore del mattino hanno sottoposto a controlli amministrativi bar, call center, bazar e improvvisati campeggi disseminati sulla costa ove, all'interno e nei pressi, sono soliti aggregarsi cittadini extracomunitari.
A Civitanova in due attività di phone center del centro, gestite da due cittadini pakistani, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno rintracciato svariata refurtiva frutto di numerosi furti commessi sia a Civitanova Marche, in danno di alcuni stabilimenti balneari, che a San Severino marche, presso abitazioni ed attività commerciali. Computer portatili di ultima generazione, telefoni cellulari, radio ricetrasmittenti e una macchina fotografica di pregio sono il bottino rinvenuto e sequestrato ai due pakistani, residenti a Civitanova, che vengono deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. 15.000 euro circa il valore della merce rinvenuta che, in parte come detto, ne è stata individuata la provenienza mentre restano da identificare alcuni proprietari di un paio di computer portatili e della macchina fotografica.
A Porto Recanati i militari, nei pressi di un bazar, hanno ritrovato una bicicletta di provenienza furtiva che era in uso ad un cittadino albanese. Le immediate indagini hanno accertato che il mezzo rubato era stato ceduto al fermato da un suo connazionale che è stato peraltro identificato; entrambi sono stati accompagnati presso la caserma di Porto Recanati poichè clandestini e condotti all'ufficio stranieri in Macerata.
Per loro è stata inoltrata denuncia per concorso in ricettazione all'A.G. maceratese. La bici, del valore di 900 euro, è stata restituita al legittimo proprietario, un uomo del luogo.
Sempre a Porto Recanati, i militari impegnati nel servizio coordinato, hanno identificato il responsabile di un accoltellamento del quale si stavano occupando i sanitari dell'ospedale di Recanati. Era stato appena ricoverato un uomo, originario della Sierra Leone, che riportava ferite di arma da taglio sugli arti inferiori e sulla mano (prognosi 10 gg.).
Reperito immediatamente un interprete, si scopriva che le ferite, che non avevano fortunatamente colpito organi vitali, secondo le prime indagini erano state procurate dalla sua compagna, una nigeriana. Immediate le ricerche della donna in un appartamento di Porto Recanati ove veniva rintracciata la responsabile ma anche altri due clandestini del nordafrica. Tutti, compreso l'aggredito, sono risultati clandestini e pertanto condotti all'ufficio stranieri per le procedure di espulsione. La donna è stata denunciata per lesioni personali colpose all'Autorità giudiziaria competente.
A Civitanova in due attività di phone center del centro, gestite da due cittadini pakistani, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno rintracciato svariata refurtiva frutto di numerosi furti commessi sia a Civitanova Marche, in danno di alcuni stabilimenti balneari, che a San Severino marche, presso abitazioni ed attività commerciali. Computer portatili di ultima generazione, telefoni cellulari, radio ricetrasmittenti e una macchina fotografica di pregio sono il bottino rinvenuto e sequestrato ai due pakistani, residenti a Civitanova, che vengono deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. 15.000 euro circa il valore della merce rinvenuta che, in parte come detto, ne è stata individuata la provenienza mentre restano da identificare alcuni proprietari di un paio di computer portatili e della macchina fotografica.
A Porto Recanati i militari, nei pressi di un bazar, hanno ritrovato una bicicletta di provenienza furtiva che era in uso ad un cittadino albanese. Le immediate indagini hanno accertato che il mezzo rubato era stato ceduto al fermato da un suo connazionale che è stato peraltro identificato; entrambi sono stati accompagnati presso la caserma di Porto Recanati poichè clandestini e condotti all'ufficio stranieri in Macerata.
Per loro è stata inoltrata denuncia per concorso in ricettazione all'A.G. maceratese. La bici, del valore di 900 euro, è stata restituita al legittimo proprietario, un uomo del luogo.
Sempre a Porto Recanati, i militari impegnati nel servizio coordinato, hanno identificato il responsabile di un accoltellamento del quale si stavano occupando i sanitari dell'ospedale di Recanati. Era stato appena ricoverato un uomo, originario della Sierra Leone, che riportava ferite di arma da taglio sugli arti inferiori e sulla mano (prognosi 10 gg.).
Reperito immediatamente un interprete, si scopriva che le ferite, che non avevano fortunatamente colpito organi vitali, secondo le prime indagini erano state procurate dalla sua compagna, una nigeriana. Immediate le ricerche della donna in un appartamento di Porto Recanati ove veniva rintracciata la responsabile ma anche altri due clandestini del nordafrica. Tutti, compreso l'aggredito, sono risultati clandestini e pertanto condotti all'ufficio stranieri per le procedure di espulsione. La donna è stata denunciata per lesioni personali colpose all'Autorità giudiziaria competente.
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12/07/2007
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