Caldo, umidità e, inevitabilmente, zanzare. Con l'arrivo della stagione calda, ricompaiono anche i disagi provocati dagli insetti, che, in certe situazioni, possono procurare molti problemi sia di carattere igienico-sanitario che socio-economico.
Innanzitutto come capogruppo dei Verdi, voglio smentire categoricamente che il nostro partito impedisca la disinfestazione chimica: il solito luogo comune che fa comodo per non risolvere il problema. L'Assessore Canducci oltre ad autorizzare la lotta chimica (sempre nei limiti di legge) ha da quest'anno affiancato anche quella biologica i cui effetti non sono però immediati.

In questo campo, il Comune e la Riserva Naturale Sentina proseguono l'impegno congiunto per migliorare la prevenzione e il controllo, tutelando così la qualità della vita di residenti e turisti. Ma perché l'azione sia davvero incisiva, occorre una sempre maggiore collaborazione dei cittadini, soprattutto per eliminare ristagni d'acqua da terrazzi e giardini, dove le zanzare, in particolare la zanzara tigre, deposita le larve. Nel caso specifico delle zanzare, infatti, le azioni dell'attuale Amministrazione si concentrano sul territorio suburbano, con la sorveglianza e il trattamento d'acque stagnanti, nonché sulle aree antropizzate in particolare caditoie e tombinature stradali, zone sensibili, come parchi, strutture di comunità, etc. Ma queste azioni possono risultare insufficienti, anche se supportate da risorse finanziarie e tecniche adeguate, quando si verificano anomalie stagionali con prolungati periodi di caldo-umido, alternati a precipitazioni improvvise. Mentre sono soprattutto i motivi logistici come la difficoltà di accesso a tutte le proprietà private, ad ostacolare la lotta contro la zanzara.

Diffusa quasi ovunque, particolarmente aggressiva all'aperto nelle ore diurne, stabilisce focolai larvali in ogni recipiente che possa trattenere una minima quantità d'acqua. La maggioranza di questi recipienti si trova all'interno di proprietà private, specie in zone con terrazzi, giardini e spazi verdi, orti ed aree condominiali.
La campagna d'informazione condotta dall'Assessorato all'Ambiente ha sensibilizzato i cittadini, ma solo pochi hanno avviato una collaborazione concreta e il contenimento di questa specie entro livelli di tollerabilità è sempre più legato alla partecipazione dei cittadini, come indispensabile supporto agli interventi degli addetti comunali.
Bastano semplici accorgimenti...per fare tanto con poco : eliminare o gestire piccole raccolte d'acqua stagnante; trattare con larvicida biologico le raccolte non eliminabili; collaborare tra vicini per non trasformare i propri giardini in allevamenti di zanzare' sono azioni facili e di grande utilità sociale.

La collaborazione e l'impegno di tutti, sono la vera ‘arma segreta' contro le zanzare. E' anche l'invito che rivolgiamo ai cittadini con l'auspicio che venga avviata una maggiore collaborazione.
Ecco un vademecum per i cittadini per poter efficacemente contribuire alla lotta:
evitare l'abbandono di materiali in cumuli all'aperto che possano raccogliere l'acqua piovana
eliminare l'acqua dai sottovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni, dai copertoni
introdurre frammenti di rame metallico (10 grammi circa per ogni litro) nei sottovasi, nei recipienti, nei serbatoi, nelle fioriere, specialemnte quelle presenti nelle aree cimitariali: l'ossidazione del rame impedisce lo sviluppo delle larve. Attenzione: non lasciate che cani e gatti bevano l'acqua con ossido di rame;
innaffiare direttamente con le pompe gli orti e i giardini, senza mantenere riserve di acqua a cielo aperto
eventualmente, se necessario l'uso di recipienti per la raccolta dell'acqua, cercare di tenerli coperti e provvisti di zanzariera, ben fissata e tesa
pulire e trattare bene i vasi prima di ritirarli all'interno durante i periodi freddi. L'abitudine di portare le piante al riparo dai freddi invernali, infatti, è probabilmente una delle cause che generano, all'arrivo della primavera quando le temperature salgono e le piante vengono nuovamente esposte e innaffiate, la schiusa delle uova invernali facilitando notevolmente la diffusione della zanzara stessa nell'ambiente
introdurre pesci rossi, grandi predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini

trattare i tombini, e tutti i recipienti posti all'esterno dove si raccoglie acqua piovana, ogni 7-10 giorni con prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farmacia. In particolare, il prodotto più diffuso e consigliato è il Bacillus thuringiensis israelensis. Questo prodotto, derivato da un batterio capace di produrre una tossina ad azione molto specifica contro la zanzara tigre, ha numerosi vantaggi: è naturale e non di sintesi chimica ed è già presente nell'ambiente, uccide solo le larve di zanzare e di pochissime altre specie non causando quindi grande impatto, si degrada molto velocemente e quindi non persiste. Questo è indubbiamente un grosso vantaggio sotto il profilo della salvaguardia ambientale anche se obbliga a ripetere il trattamento con una certa frequenza.

al termine dell'estate chiudere porte e finestre che collegano l'esterno con locali caldaia, cantine e garages.

* Capogruppo Verdi