Tre generazioni di Gassmann raccontate nel libro presentato ieri sera alla Palazzina Azzurra, per la 4° serata di "Incontri con L'autore". Presentatore e provocatore per l'occasione Gino Troli presidente AMAT, accompagnato come di consueto da Margherita Sorge per l'assessorato alla cultura di San Benedetto del Tronto e Mimmo Minuto de la "Bibliofila".

"Entrata nel mondo del teatro negli anni sessanta, da trentacinque divide il palcoscenico con suo marito Ugo Pagliai. Questo è il suo primo libro".
Paola Gassman è figlia d'arte. Suo padre è Vittorio Gassmann, sua madre l'attrice di prosa Nora Ricci. Lei attrice di teatro, e oggi scrittrice ci ha presentato la sua famiglia in una veste nuova, più intima, in questa serata unica data nelle Marche.

Breve prefazione per entrare subito nel vivo del libro, che in realtà ci riporta ad un colloquio tra figlia e padre, un padre ormai scomparso e che da lo spunto a questa saga familiare. Proprio da una promessa fatta Vittorio Gassmann nasce l'idea di "Una Grande Famiglia dietro le spalle", una scommessa col padre di cui l'autrice è rimasta"vittima".
Ma contemporaneamente anche volontà di non dimenticare, di regalare, soprattutto hai figli ed hai nipoti cui il libro è dedicato, squarci di passato, ricordi e oniriche casualità.

Il libro si apre con un gioiello autobiografico di dieci pagine di Renzo Ricci attore di teatro e nonno materno di Paola. Un regalo fatto di pagine dall'inesprimibile forza narrativa con cui l'autrice ha voluto introdurre il lettore al colloquio.

Il titolo riporta all'autobiografia paterna "Un Grande Avvenire dietro le spalle".
E' si un omaggio, ma anche forse nota continuativa, filo conduttore e legame con la figura del padre scomparso. Da il senso di un'epoca e della serietà con cui ci si avvicinava alla professione, un mondo struggente ricostruito nelle pagine, per voler ricostruire i rapporti famigliare di quella, che l'autrice chiama una famiglia allargata e che solo nel libro, può finalmente essere riunita.

Un libro che è anche ricerca, ricerca delle proprie radici, ricerca alle risposte che inevitabilmente le fasi luttuose ci portano a percorrere: chi sono? Da dove vengo?
Risposte che fanno da terapia.
"Eppure la fragilità che mi assale sempre più spesso ha frantumato molte delle mie apparenti sicurezze e mi spinge a pensare, che sia giunto il momento di staccarmi dalle mie personali radici per diventare la loro "radice" del futuro". Paola Gassman

La struttura biografica fatta per generazioni, il lessico familiare e l'aneddotica dei personaggi che hanno fatto il teatro italiano, lo rendono un libro intenso e "problematico", raccontato con sapienza ha riscosso il favore del pubblico numerosissimo, della Palazzina Azzurra.

L'immersione nel passato seguita quasi per istinto è automatica. Le nascite, gli amori e le morti, rappresentano il mondo su cui l'autrice, fantasticava da bambina e che racconta ora in età adulta.
Ricordi,pensieri provocazioni soprattutto di "Una Grande Famiglia dietro le spalle".

La serata si è conclusa con una Paola Gassman che ha voluto omaggiare tutto il pubblico con la lettura di una poesia scritta dal padre e a lei dedicata. Narrata con forza e commozione dall'autrice ha provocato il plauso degli spettatori e degli organizzatori che si sono lasciati trasportare dalla musicalità delle parole così interpretate e di cui qui riporto una piccolo ed incisivo verso.
"Il meglio che posso oggi proporti è una dolcezza senile che non pretenda troppo"