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Legalità, Ordine pubblico e Sicurezza pubblica

San Benedetto del Tronto | "E’ invece accaduto a San Benedetto del Tronto, che per segnalare la presenza di una roulotte di zingari in un parcheggio pubblico, dove non avevano semplicemente parcheggiato ma si erano letteralmente accampati..."

di Gian Luigi Pepa

L'anti regola, che sembra essere la base sociale del vivere quotidiano, atteggiamenti impudenti, disturbi continui dei venditori ambulanti in spiaggia, sul lungomare, l'aumento dei furti, richiedono sempre più tutela da parte dei cittadini oltre che un pronto intervento da parte delle forze dell'ordine.

Non esiste più la questione meridionale, né quella settentrionale, ma esiste il problema, dalle Alpi alle Isole, dell'ingresso indiscriminato al di fuori delle regole e della legalità d'immigrati, facilitato dalla mancanza eo insufficienza di controlli da parte delle Istituzioni e degli Organi preposti al controllo del territorio.

Le Istituzioni, in alcuni casi, sono costrette a venire a patti con la irregolarità, come il Comune di Milano che per gestire l'invasione dei rom, ha siglato un patto di accoglienza in cambio di legalità, accettato e sottoscritto da tutti pur di ottenere le chiavi di una casa container comunale.

I firmatari, ben 522 rom rumeni e bosniaci, a cui oltre alla casa è stato fornito un tesserino identificativo, dovevano in cambio rispettare le leggi italiane e le comuni regole di convivenza:
obbligo di scolarizzazione dei bambini in età scolare, mandando quindi i propri figli a scuola anziché all'accattonaggio;
contribuire autonomamente alle spese di pubblica utilità, quali le utenze per acqua, rifiuti;
impedire la clandestinità.

Ma anche questa soluzione, malgrado la formale accettazione e sottoscrizione del patto, è risultata inutile, poiché bande provenienti dai vari campi nomadi, in lotta per il controllo del territorio, si sono intrattenute in un confronto a fuoco tra le auto dei pendolari di ritorno a casa, oltre ad altri episodi che ricordano le scorribande del far west.

Altro versante, Roma, Borgo Pio quartiere vicino alla Città del Vaticano, in cui i vigili urbani, effettuando controlli di routine sono costretti ad inseguire i venditori ambulanti clandestini, presenti in gran moltitudine, che fuggono per le vie della città, mettendo a rischio l'incolumità dei passanti.

Altra analisi la costa abruzzese.

Tortoreto, città che proprio in questo periodo inaugura la stagione (estiva) dei furti, infatti i ladri entrano di notte nelle case, mentre i proprietari dormono, usano lo spray per andare sul sicuro e rubano piccole somme di danaro e oggetti vari.

Il vero problema non è semplicemente la questione economica del bene rubato ma la violazione della propria intimità, estranei che impunemente violano il domicilio altrui.

Senza dimenticare le coppie rapinate, le persone fermate picchiate e derubate, automobilisti aggrediti, una realtà che atterrisce per il dilagare incontrollato della delinquenza.

Martinsicuro, città in cui gli zingari entrano in casa altrui, e come se fossero a casa propria usano il bagno, fanno la doccia, vuotano il frigorifero, banchettano, e minacciano i proprietari.

Alba Adriatica, città in cui imperversano indisturbati i venditori ambulanti che infastidiscono i turisti, che però rimangono inascoltati dalle Forze dell'Ordine.

La spiaggia è diventata una vera e propria zona commerciale, su cui i venditori ambulanti ed abusivi, che quindi non pagano le tasse, posizionano bancarelle immediatamente avanti gli ombrelloni, che i cittadini ed i turisti pagano cospicuamente, ed infastidiscono chi è intento a riposare.

Anche nella Regione Marche la situazione non migliora, da San Benedetto del Tronto a Grottammare il cliché è il medesimo, con buona pace delle Giunte Comunali in carica, della Capitaneria di Porto, della Finanza e di tutte le forze dell'ordine preposte.

Ancora una volta i cittadini perbene non sono tutelati da chi ha il dovere istituzionale di garantire la sicurezza e l'ordine pubblico, anzi aumenta la rabbia di fronte all'impotenza di tale situazione esplosiva.

Che le città turistiche perdano in immagine è certo una conseguenza ineludibile, e questo è un danno economico, ma la sicurezza pubblica è parte integrante del patto sociale, tanto che i cittadini residenti chiedono il potenziamento dei presidi di polizia in città e lungo la costa.

Complimenti a quei politici, veri rappresentanti degli elettori, che si battono per la legalità, a cui va dato il pieno appoggio, come l'interrogazione proposta nella nostra città dal Consigliere Comunale di Forza Italia, Dott. Bruno Gabrielli, che nel denunciare i fatti sopra descritti, chiede la tutela dei cittadini attraverso l'intervento delle Forze dell'Ordine, evidenziando anche un altro aspetto della questione, la tutela dell'incolumità degli agenti di Polizia Municipale, nell'ottemperare alle attività di repressione e controllo.

Pertanto, quando un cittadino chiama i cosiddetti numeri d'emergenza, il 112 o il 113, questi debbono prendere atto della segnalazione e procedere agli accertamenti del caso con ogni conseguente azione a tutela della legalità, e non semplicemente rispondendo che hanno altro da fare, o peggio tentando di sminuire o giustificare il fatto, o imbandendo discussioni inaccettabili e fuori luogo con il segnalante.

Il cittadino, che si deve qualificare, dovrebbe essere trattato con rispetto e non con superficialità, non deve essere considerato disturbatore ma aiutato e soprattutto tranquillizzato, tanto meno invitato a rivolgersi ad altri organi competenti.

E' invece accaduto a San Benedetto del Tronto, che per segnalare la presenza di una roulotte di zingari in un parcheggio pubblico, dove non avevano semplicemente parcheggiato ma si erano letteralmente accampati: avevano steso la biancheria, avevano occupato una buona parte dello spazio ed i bambini vi giocavano liberamente come se fossero in un cortile privato, il cittadino che ha chiamato prima il 112, invitato dal centralinista dei Carabinieri a chiamare il 113, si è sentito subissato di richieste di spiegazioni, rimproveri e quant'altro, il tutto a giustificare il non intervento, l'indebito rifiuto di un atto del proprio ufficio.

Finalmente, dopo l'ulteriore telefonata ai Vigili Urbani questi sono prontamente intervenuti ed hanno provveduto allo sgombero.

27/07/2007





        
  



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