"Questo è uno dei migliori concerti che ho fatto fin ora". Tiziano Ferro lo ha detto con voce rotta dall'emozione davanti ad un pubblico di migliaia di persone accorso allo Stadio Riviera delle Palme per la tappa sambenedettese del "Nessuno e solo Tour".

E chi ha assistito al concerto di ieri sa perfettamente quanto l'affermazione dell'artista latinense sia vera. Un'atmosfera magica ha avvolto lo stadio. La luna alta in cielo era piena e più spendente del solito. "E' una serata perfetta per parlare d'amore" suggerisce dal palco Tiziano. E sotto sono tante le coppie di ragazzi ed adulti che si scambiano tenerezze, cullati dalle note di "Ti voglio bene", "Non me lo so spiegare", "Ed ero contentissimo".

Come canzone d'esordio Ferro sceglie "Tarantola d'Africa". In una palco hi-teck con maxi schermi ed un impianto audio da urlo si sono susseguiti ventidue brani. L'artista, oltre che dalla sua solita band, era accompagnato da un gruppo di ballerini e ballerine, i quali, a volte con dolce sensualità, a volte con dirompente energia hanno danzato sulle note di diversi pezzi.

"Sere Nere" è stato senz'altro il brano più apprezzato dal pubblico. Cantato letteralmente da tutti. Tanto che lo stesso Ferro appena finita l'esecuzione del pezzo non ha risparmiato complimenti: "Avete cantato benissimo!". Ed ha improvvisato sul momento un "bis" di pochi secondi. E, di nuovo, tutti a cantare.

C'è stato anche spazio per delle riflessioni. Come quando Ferro ha ricordato l'importanza di donare il sangue, lodando l'opera che compie l'AVIS.

L'idea degli organizzatori di non mettere seggiole sul prato si è rivelata alla fine azzeccata. Si è dato così modo hai fans più scatenati di dimenarsi proprio a pochi metri dal loro mito, ed a quelli più tranquilli di godersi lo spettacolo standosene magari comodamente sdraiati sul verde manto del Riviera. Ma anche i fans meno sfegatati non hanno potuto resistere al ritmo di "E Raffaella è mia", l'ultima hit di Tiziano Ferro. Tutti in piedi a ballare. E La tribuna est-mare vista dal prato sembrava una ribollente onda umana.

Il pubblico sambenedettese ha dunque riservato a Tiziano Ferro un'accoglienza indimenticabile. Erano ben ventiquattro anni che l'artista non tornava in Riviera. Era il 1983 e lui, bimbo di soli tre anni, era in vacanza con la famiglia.

Gran finale con "Ti scatterò una foto", il brano che fa da colonna sonora al film "Ho voglia di te" autentico must adolescenziale. Ferro imbraccia una piccola telecamera ed inquadra il pubblico in delirio che si rivede sui maxi schermi e da sotto risponde con una selva di braccia con fotocamere e cellulari per avere un'immagine ricordo di una bella serata.

Foto di Alberto Cicchini