"L'ape che ronza " è il titolo del convegno che si svolgerà domenica 29 luglio 2007 a Rubianello. All'iniziativa, che avrà inizio alle ore 9,30 presso i locali della Cooperativa Verde Valdaso interverrà anche Tonino Cioccolanti presidente della Cia - Confederazione Italiana degli Agricoltori di Ascoli Piceno.

Un momento al quale sono invitati a partecipare tutti coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze e competenze su quest'importante alimento zuccherino. Un meeting dove l'auditoirum presente avrà l'opportunità di ricevere quante più informazioni su un prodotto genuino come il miele e sulle sue caratteristiche. Sicuramente l'oggetto del convegno è di forte interesse per gli apicoltori e tecnici del settore, ma anche per le altre figure professionali che spesso vengono a contatto con il miele come erboristi, alimentaristi e dietisti, desiderosi di acquisire informazioni che riguardano l'apicoltura, al fine di migliorarla e impegnarsi nel campo della valorizzazione e promozione.

«L'apicoltore modella il suo lavoro sugli istinti dei suoi insetti -spiega Cioccolanti - la sua attività principale consiste nel portare le api ad accumulare più scorte di quelle che effettivamente sarebbero indispensabili, per poter poi sottrarne la maggior parte. Fornisce in cambio l'aiuto necessario perché possano passare l'inverno senza problemi. Un lavoro particolare legato alla produzione di miele, inoltre, è rappresentato dal trasporto degli alveari sul luogo delle fioriture più importanti».

Entrando nello specifico si evince che per passare dall'alveare alla tavola il miele richiede pochissimi passaggi, ovvero l'estrazione per centrifugazione e la purificazione per filtrazione e decantazione che accomunano tutti i prodotti. Al termine di queste operazioni il miele può già essere invasettato, pertanto possono essere utilizzate anche altre tecniche, finalizzate a una migliore presentazione, che ovviamente devono essere applicate in modo da non cambiare le caratteristiche di partenza del prodotto. La produzione di miele nelle Marche è in costante crescita, secondo le rilevazioni dell'Inea nel 2004 la produzione è aumentata del 41,6 % raggiungendo i 1.819 quintali con un prezzo pari a 260 (euro/q) in crescita di oltre l'1% rispetto al precedente anno.

Il miele è formato quasi esclusivamente da zuccheri: questi infatti rappresentano oltre il 90% della sostanza secca e gli zuccheri semplici, fruttosio e glucosio ne costituiscono la maggior parte, generalmente con prevalenza del primo. Le proprietà fisiche e nutrizionali del miele sono dovute in gran parte a questa composizione e, in particolare, all'alto contenuto di fruttosio. La ricchezza del fruttosio conferisce al miele alcune proprietà che gli altri alimenti dolci non hanno. Proprio a questo zucchero, infatti, si deve il maggior potere dolcificante e anche il prolungato effetto energetico del miele. Questo perché il glucosio viene bruciato immediatamente mentre il fruttosio deve prima subire una piccola trasformazione e resta quindi disponibile per l'organismo un po' più a lungo. Il fruttosio, inoltre, è dotato di proprietà emollienti, umettanti e addolcenti che possono essere utili sia a livello del cavo boccale e della gola che dello stomaco e dell'intestino. Ha un'attività molto blandamente lassativa ed è fondamentale per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive, derivate dal metabolismo o ingerite dall'esterno, che si accumulano nel fegato.