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Contromano, pronto il report sul primo semestre 2007

Forlì | L’Asaps raccoglie informazioni su 71 episodi da gennaio a giugno: il 54.9% dei casi rilevati di notte, la gran parte dei quali (57,7%) in autostrada. 22 vittime e 75 feriti. Fenomeno provocato in larga parte da ubriachi stranieri e da anziani.

Contromano in autostrada

71 episodi in 6 mesi, non sono pochi, soprattutto se parliamo di contromano. L’osservatorio dell’Asaps che studia il fenomeno, ha affinato le stringhe di ricerca ed ha investito parte delle proprie risorse per accedere ad archivi di cronaca molto precisi. Il risultato è che, nel primo semestre del 2007, sono stati osservati molti eventi in più rispetto all’intero 2006: 71 contro 46.

Possiamo affermare, con ragionevole certezza, che tutti gli episodi più gravi e clamorosi, siano finiti alla nostra osservazione. Tra gennaio e giugno di quest’anno, abbiamo preso in considerazione 71 episodi, tutti accuratamente documentati nel report pubblicato sul nostro sito, 12 dei quali mortali (16,9%): se si tiene conto che le vittime sono state 22, ne consegue che ogni evento mortale evidenzia un indice di letalità pari ad 1,8 vittime per sinistro.

Per ogni considerazione di carattere tecnico, rimandiamo alla nostra inchiesta realizzata all’inizio del 2007 (Il Centauro n. 110), sui dati raccolti nel 2006, ripresa e pubblicata dai maggiori organi di stampa italiani, compresa la prestigiosa rivista Quattroruote. Possiamo però entrare nel merito di quest’ultima ricerca, sottolineando che 37 veicoli contromano (52,1%), la maggior parte dei quali generati in contesti di viabilità a senso unico (arterie con carreggiate separate), sono stati bloccati dalle forze di polizia, scongiurando conseguenze in ordine a mortalità e lesioni.

In alcuni di questi casi, è vero, la fortuna ha giocato un ruolo importantissimo, come nel caso della ragazza che ha percorso 57 chilometri da Carpi (A22 del Brennero) fino al bivio tra l’A1 e l’A15 (svincolo di Parma, tra l’Autosole e la Cisa), ma nella maggior parte dei casi, e stiamo parlando di oltre la metà tra quelli censiti, sono stati il coraggio e la determinazione degli agenti a rendere inoffensivi gli autori di tali manovre. Si badi bene: se pensiamo con questa logica, cioè che in 37 casi le conseguenze gravi sono state evitate, restano solo 34 eventi sui quali concentrare l’analisi della lesività: dei 34 impatti contromano, 12 sono risultati mortali (22 vittime). Da non sottovalutare, poi, che 18 eventi (25,3%) hanno avuto come conseguenza il ferimento di 75 persone.

Il dado è tratto: negli eventi nei quali le forze di polizia non sono riuscite ad intervenire in tempo, solo in 4 circostanze gli occupanti dei veicoli sono usciti illesi. Lo scenario più pericoloso, per questo tipo di fenomeno, resta la strada con carreggiata separata, quella cioè nel quale il contromano prosegue più a lungo rispetto alla “semplice” invasione della corsia opposta che viene registrata sulle arterie ordinarie: parliamo di 41 episodi (57,7%) contro 30 (42,3%).

Autostrade per l’Italia ha migliorato la segnaletica, soprattutto quella orizzontale, dipingendo ampie frecce direzionali in prossimità degli imbocchi sugli svincoli, mentre cominciano ad essere usati i sistemi a messaggio variabile sui portali e gli allarmi sulle varie radio traffic, prima tra tutte Isoradio. Anche sulle cause, c’è molto da dire: in 23 eventi (32,4%) è stata accertata l’ebbrezza dei conducenti, mentre in 12 occasioni (16,9%), gli autori delle manovre sono risultate essere persone di età superiore ai 65 anni. Se l’alcol spinge il guidatore in questo tipo di situazioni (la cronaca ci dice ben altro), anche l’età, dunque, ha il suo peso: l’anziano può perdere l’orientamento, può cadere in errore e non riuscire a porvi rimedio.

In 3 casi, parliamo del 4,2%, il contromano è stato originato da persone affette da patologie psichiatriche: in tutti i casi si è trattato di accertati stati di agitazione psico-motoria. Il contromano, però, può scaturire anche da operazioni di PG; parliamo di tentativi di sottrarsi a controlli o cattura da parte delle forze di polizia, caratterizzati dalla decisione da parte dei fuggiaschi di imboccare strade nel senso opposto a quello di marcia, per costringere gli inseguitori a desistere.

Nei primi 6 mesi del 2007, abbiamo osservato in tutto 15 episodi di questo tipo (21,1%). Rilevante, anche in questo contesto, la presenza di cittadini stranieri al volante di auto “impazzite”, per un totale di 18 eventi (25,4%). Infine, un accenno agli episodi fantasma: parliamo di 3 eventi (4,2%) di cui è giunta segnalazione alle centrali operative di 113 e 112, ma per i quali non è stato possibile rintracciare gli autori. Da una parte, meglio così: vuol dire che nessuno si è fatto male. (ASAPS)

Ricerca curata da Lorenzo Borselli.

30/07/2007





        
  



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