Mai lasciarsi suggestionare dal risultato. Il 3-1 subito contro Salernitana può apparire il frutto di una netta supremazia nel gioco e di un incolmabile divario tecnico. Non è così, chiariamo subito, il 3-1 è solo frutto dell'esperienza della Salernitana che ha nelle sue file vecchi marpioni che non ti perdonano neanche un piccolo errore; che sanno recitare scene da consumati attori drammatici, affranti e straziati dolore, quando vengono appena toccati; furbetti provocatori che innervosiscono l'avversario fino a fargli fare un'entrata plateale che poi gli costa l'espulsione. Vedi quello che è capitato a Soddimo, spedito negli spogliatoi anzitempo.

La giovane Samb dovrà imparare in fretta i trucchi del mestiere e soprattutto dovrà colmare alcune lacune, guarda caso proprio quelle che avevamo evidenziato contro la Sangiustese. Vi ricordate cosa si era detto? I centrali commettono troppi errori, il centrocampo fa girare bene la palla ma poi non trova sbocchi in avanti, manca chi è capace di fare l'ultimo passaggio. In avanti siamo evanescenti.

Romanelli non è veloce tanto da sorprendere la difesa avversaria incuneandosi improvvisamente tra le sue maglie e non è possente tanto da poter difendere la palla per far “salire” la difesa e il centrocampo. Chissà forse oggi sarebbe stato più adatto Curiale.

Ebbene a mettere in evidenza questa lacune per l'esperta Salernitana è stato un gioco da ragazzi. Il primo gol è venuto da un lungo lancio di Mamede verso Di Napoli. I centrali si sono spostati dalla parte dell'attaccante, lasciando un varco nella zona centrale. Ci si è infilato Ciarcià e Di Napoli l'ha servito al volo. L'ala sola davanti a Bindi non ha avuto difficoltà a segnare. Era il 37°.

Poi arriva anche l'ingenuità di Soddimo che si fa espellere per fallo di reazione su Russo. Saremo di parte, ma l'arbitro ci è sembrato generoso con la quotata Salernitana. Che volete, meglio tenersi buoni i potenti per far carriera.

Altra ingenuità al 48°. Punizione della Salernitata buttata nel mucchio. La difesa respinge. Soligo è tutto solo al limite dell'aera. Chi lo deve marcare? La mezzala batte al volo. Palla radente s'infila sull'angolo opposto. Raddoppio della Salernitana. Non era certo una bomba, ma Bindi non ci arriva. Forse era coperto?

Fatto sta che la Salernitana con due tiri in porta, dico due soli tiri in porta, è in vantaggio per

2-0. Come dire, minimo sforzo massimo rendimento. Il principio di edonismo è stato applicato alla perfezione.

La Samb in dieci e con sopra il groppone il fardello di due reti, va in confusione. Anche la stanchezza fa la sua parte. La palla non circola più bene. I centrocampisti affogano... in una miriade di mini triangolazioni che non fanno spostare di una passo il raggio di azione del gioco.

Con l'ingresso di Curiale c'è qualcosa di nuovo, i difensori della Salernitana almeno cominciano a correre. Niente non è.

Comunque abbiamo il tempo per assistere ad un altra cavolata dei centrali. 66°, Ferraro scende palla al piede, nessuno lo affronta, non solo ma la difesa gli spalanca le porte allargandosi invece di chiudere gli spazi. Si trova solo davanti a Bindi, per fortuna non ha la mira buona e centra il palo.

Con l'espulsione di Ambrigioni torna la parità numerica. La Samb allora prova a ridurre lo svantaggio. La generosità è tanta ma le azioni sono caotiche, però all' 88° su punizione, il nuovo entrato Morini, accorcia le distanze. Si sogna un insperato pareggio. Ma Ferrero si trasforma in uomo invisibile e sguscia tra i difensori sorpresi ma soprattutto rintronati. E' il 90°, ed è tempo di chiudere con i sogni. 3-1 e arrivederci a Taranto.

Con qualche ritocchino alla formazione e con una full immersion per capire gli errori fatti con la Salernitana, forse riusciremo a cavare qualche ragno dal buco.