Ecco i ragazzi dell'Agorà
San Benedetto del Tronto | Iniziano a radunarsi i migliaia di giovani che daranno vita questo fine settimana all'incontro con il Papa. Siamo andati a sentire i loro commenti e le loro aspettative per questo attesissimo appuntamento.
di Marco Braccetti
Arrivano tutti in pullman. Molti italiani, moltissimi stranieri: albanesi, polacchi, cechi...Molti hanno appeso la bandiera del loro paese sui finestrini dei bus. Altri hanno preferito affiggere l'immagine della Madonna: "E' lei che ci giuda in questo lungo viaggio" dicono in un italiano stentato ma volentoroso un gruppo di giovani polacchi.
I ragazzi vengono accolti dai responsabili locali dell'Agorà ed indirizzati nei luogi dove passeranno la notte. Palestre scolastiche, locali parrocchiali ecc. Siamo nei pressi del Centro Commerciale L'Orologio. Un pomeriggio di caldio boia, ma la canicola non frena il lavoro degli organzizatori, che hanno montato una tenda gonfiabile sotto la quale trovano rifugio dai raggi infuocati del sole. A disposizione anche bottiglie di reintegratori salini. Davvero indispensabili quando la temperatura sale oltre i 30°.
Arriva un gruppo di italiani. Toscani per la precisione.
"Abbiamo già partecipato ad altri incontri con il Papa"-ci dicono Irene e Giulia, studentesse di 21 e 24 anni. Tutte e due di Firenze. "Sono state occasioni di grande divertimento- continuano le due ragazze- ma contemporaneamente di forte riflessione sui temi più importanti del vivere cristiano. Anche questa volta -concludono-siamo sicure che passeremo dei giorni indimenticabili insieme a tantissimi nostri coetanei di tutto il mondo ed accompagnati da una figura importante come Papa Benedetto XVI"
Dopo due ragazze è d'obbligo ascoltare anche dei ragazzi: sempre del gruppo fiorentino si fanno avanti Stefano, Mario e Mattia, di 21, 24 e 20 anni. Stefano lavora mentre gli altri si dedicano agli studi universitari: "Il viaggio è stato lungo e snervante- è l'opinione dei tre toscani- ma ne vale la pena."
"Voglio consolidare la mia fede-ci dice Mattia- stando vicino a tanti ragazzi voglio cercare il volto e la parola del Signore"
"E' un'esperienza di festa, di gioia e comunione- aggiunge Mario- che ci farà crescere come uomini e come fedeli".
"Vado a Loreto per pregare e cercare di ascoltare la parola di Cristo" dice Stefano.
E' ormai tardo pomeriggio. Il sole inizia a dar pace. Si aspettano ancora alcuni pullman in arrivo dall'Italia e dall'estero. La giornata per gli organizzatori e per i ragazzi non è ancora finita. Siamo solo all'inizio. Ed il bello deve ancora arrivare.
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29/08/2007
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