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La patologia clinica del piromane e dell’incendiario

Grottammare | Il piromane: in genere è un maschio, di circa 30-40 anni, single, vive preferibilmente in campagna, con basso livello intellettivo e scolarità. Spesso abusa di alcolici, non prova rimorso ed ha manifestato una ribellione adolescenziale

di Luigina Pezzoli

Il dottor Marco Cannavicci, psichiatra e criminologo, spiega la patologia clinica del piromane e dell’incendiario Che cosa rappresenta il fuoco? Fin dalla notte dei tempi il fuoco ha accompagnato da sempre lo sviluppo e la crescita dell’uomo, entrando nella sua cultura (come ad esempio nei riti religiosi), nel suo cervello (come segnale di pericolo) e nella sua mente (come le passioni).

Nel tempo il fuoco ha obbligato l’uomo a temerlo, a rispettarlo, ad amarlo, a desiderarlo. In tutto il mondo, in ogni epoca ed in ogni cultura, al fuoco si associano delle simbologie universali, come quella del potere, del sacro e del divino.Al fuoco si associano anche forti stimoli psicologici e forti emozioni come l’odio, la rabbia, la vendetta ed anche l’eccitazione sessuale. Il fuoco, da solo, è in grado di accendere nella mente di chi lo guarda stati affettivi incoercibili come il desiderio, la passione, la distruttività. Il fuoco stringe quindi forti legami con tutte le attività umane, sia normali che patologiche. E nella globalità delle attività umane si è visto che il fuoco stringe forti legami anche con il crimine.

Perché l’uomo ricorre al fuoco? L’uomo ricorre al fuoco sia per utili motivi razionali e materiali che per personalissimi e privati motivi psicopatologici: i motivi psicopatologici sono quelli che descrivono la personalità del piromane, con storie, ambienti sociali, motivazioni personali e modus operandi caratteristici. Finora gli studi più approfonditi e completi nel campo del crimine collegato al fuoco sono stati svolti negli Stati Uniti, da unità speciali dell’FBI appositamente allestite per investigare su questo reato. Secondo gli esperti dell’FBI, i motivi razionali e materiali descrivono le tipologie psicologiche degli incendiari, suddivise secondo il movente prevalente: per vandalismo, per vendetta, per profitto ed altro crimine.

Ci spieghi la personalità dell’incendiario le osservazioni effettuate sulle attività criminali degli incendiari hanno evidenziato che quanto più è organizzata la scena e studiata la tecnica, tanto più l’autore è razionale e finalizzato da propri interessi materiali. Scene del fuoco poco organizzate o tecniche molto semplici permettono di dedurre autori mossi da spinte non razionali, di tipo psicopatologico.

Le motivazioni psicopatologiche si possono dedurre ad esempio dall’uso di materiali comuni e dalle numerose “prove” lasciate sulla scena del crimine (come le impronte delle scarpe, gli strumenti utilizzati per appiccare il fuoco, l’essere visti da testimoni) che depongono per un atto “maldestro” commesso sotto la spinta di una forte tensione psicologica ed una forte emotività.

Quando “nasce” il piromane? Comunemente si pensa che sia il piromane a far nascere l’incendio, invece è l’incendio che crea l’incendiario della tipologia del piromane, per le forti e piacevoli emozioni che la vista del fuoco che arde e che brucia è in grado di suscitare nella persona. Fin dalla pubertà, manifesta un interesse patologico per il fuoco, rubando accendini e fiammiferi e dando fuoco, di nascosto, a carta o piccoli oggetti. Da sempre desidera e vuole “guardare” il fuoco, quindi assiste e, se può, partecipa allo spegnimento. Agisce inizialmente vicino casa, nei luoghi più familiari e conosciuti, poi allarga il raggio d’azione in luoghi più distanti, ma che comunque frequenta e conosce bene.

Come entra in azione? Solitamente agisce entro le 2 miglia dal proprio domicilio, da solo e con ritualità. Inoltre è ricorrente la partecipazione attiva ai soccorsi ed allo spegnimento del fuoco. E’ molto importante conoscere i profili degli incendiari e del piromane in quanto rende possibile una loro più facile identificazione sul territorio. Infatti saper riconoscere i loro stimoli, le loro ricorrenze, le loro aree di azione, il loro modus operandi rende possibile effettuare il monitoraggio del territorio e l’anticipazione delle loro azioni.

03/08/2007





        
  



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