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Giovedì 6 settembre si riunisce il Consiglio provinciale

Ascoli Piceno | Tra i punti all'ordine del giorno l'adozione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento

Per giovedì prossimo 6 settembre, alle ore 15,30, a palazzo S. Filippo, è convocato il consiglio provinciale con 18 punti all'ordine del giorno, l'eventuale prosecuzione dei lavori prevista per martedì 11 luglio, sempre alle 15,30. Tra gli argomenti all'esame dell'Assemblea consiliare si segnalano:

- 4 mozioni: una presentata dal consigliere Massimiliano Brugni (AN) in merito alle "stragi del sabato sera"; una del consigliere Fabrizio Cesetti (Verdi) relativamente alla "Discarica comunale situata in contrada San Biagio del Comune di Fermo"; una avanzata dal consigliere Marco Marinangeli (FI) riguardo alla "Revisione studi di settore" ed infine quella del consigliere Giuseppe Marconi (Rifondazione Comunista) sul tema dell'utilizzazione dell'acqua per scopi irrigui;

- 5 ordini del giorno: uno presentato dai consiglieri Guglielmo Massucci (Comunisti Italiani), Fabrizio Cesetti (Verdi) e Giulio Saccuti in cui si auspica l'adozione, da parte degli enti competenti, di provvedimenti a favore delle famiglie e degli imprenditori danneggiati dallo scoppio dei depositi di polvere pirica in zona di Piane di Montegiorgio; due proposti dai Consiglieri Massucci, Botticelli e Cesetti in merito al riconoscimento di malattia rara per la sindrome di MCS (Sensibilità Chimica Multipla) che incide anche nella realtà locale e riguardo al "Pagamento di quote pensionistiche categoria coltivatori diretti" e, infine, due del consigliere Livio Botticelli (UDC-Libertas) concernenti la "Divisione del personale tra le Province di Ascoli Piceno e Fermo" e il "Miglioramento in Parlamento del protocollo firmato tra Governo e parti sociali il 23 luglio scorso su Previdenza Lavoro e competitività";

- l'approvazione del programma di alienazione di alcuni beni immobili di proprietà provinciale: quattro ex case cantoniere ANAS e l'ex caserma dei Carabinieri di via Pizzi a San Benedetto del Tronto;

- l'adozione definitiva, previo esame delle 22 osservazioni pervenute, della variante al Piano Territoriale di Coordinamento (PTC). Tra i soggetti che hanno presentato osservazioni ci sono Comuni, associazioni ambientaliste, singoli professionisti ma anche partiti, gruppi consiliari, enti come il Parco dei Sibillini o il Consorzio di sviluppo industriale del Fermano o la Confindustria, a testimonianza di quanto sia stato partecipato il percorso scelto dalla Provincia per la revisione di questo importante strumento di pianificazione. Una volta adottata, la variante al PTC dovrà poi passare alla Regione per la conformità al Piano Paesistico ambientale (PPAR) e al Piano di inquadramento territoriale (PIT).

30/08/2007





        
  



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