Toni Capuozzo, "Adios" e Andrea Angeli " Prefessione Peacekeepeer" in Palazzina Azzurra
San Benedetto del Tronto | Ad introdurre i due scrittori saranno Guido Alferj, Inviato Speciale del Messaggero nei Balcani 1991 - 2004. S.E. Enrico de Maio gia' Ambasciatore d'Italia a Islamabad e Nairobi Paolo Traini, Direttore del Corriere Adriatico.
La copertina del libro "Adios"
Ad introdurre i due scrittori saranno:
Guido Alferj
Inviato Speciale del Messaggero nei Balcani 1991 - 2004
S.E. Enrico de Maio
gia' Ambasciatore d'Italia a Islamabad e Nairobi
Inviato Speciale Governo Italiano in Afghanistan 2000 - 2004
Paolo Traini
Direttore del Corriere Adriatico.
I LIBRI
Andrea Angeli
Professione peacekeeper
da Sarajevo a Nassiriyah,
storie in prima linea
Prefazione di Gianni Riotta
La vita in prima linea di un funzionario ONU che attraversa alcune tra le più gravi crisi mondiali. Lo spaccato di un mestiere nuovo, che riserva sollecitazioni, imprevisti e avventure di ogni tipo. Una testimonianza diretta di quello che comporta l'impegno del portavoce di missioni impossibili.
Aneddoti e riflessioni di un osservatore privilegiato sulla vita dei caschi blu dall'America latina alla Namibia, dal Sudest asiatico ai Balcani e all'Iraq. Episodi registrati da giornali e tv riemergono a tuttotondo dalla penna di chi più di altri è stato al fianco del "soldati di pace" italiani.
Toni Capuozzo
Adiós
Il mio viaggio attraverso i sogni perduti di una generazione
Sul finire degli anni Settanta, due giovani partirono per l'America Latina. A spingerli erano il mito della rivoluzione cubana, la voglia di vedere il mondo e, forse, la speranza di una vita diversa. Non fuggivano da nessuno, non avevano alle spalle nessuna complicità con la lotta armata, o storie di droga, come purtroppo accadeva a molti della loro generazione. Non si conoscevano, se non di sfuggita, e i loro cammini non si incrociarono mai, in quel continente che li avrebbe definitivamente cambiati. Uno si chiamava Elio, atterrò in Brasile, poi si spostò in Nicaragua, per aiutare il paese appena liberato dalla dittatura di Somoza e approfondire l'esperienza della riforma agraria nicaraguense. Ma il suo impegno non gli parve sufficiente: andò nel Salvador per combattere una guerra civile da straniero, per far trionfare quello che credeva fosse il fronte giusto. E nel Salvador morì. L'altro era Toni Capuozzo. Giunse in Nicaragua dagli Stati Uniti passando per il Messico, e scrisse ciò che vide del paese in rivolta in un quadernetto. Al suo rientro in Italia riuscì a pubblicarlo sotto forma di un lungo articolo: la rivoluzione, quella prima volta, era stata soffocata nel sangue. Quando i sandinisti ricominciarono a combattere, e vinsero, Capuozzo tornò in Nicaragua, come inviato. Era nato un giornalista, un corrispondente di guerra. Il ragazzo pieno di sogni e aspirazioni, in quegli anni di vagabondaggio nell'America del Sud, pian piano si trasformò: vide i tragici errori della rivoluzione, capì che a volte gli ideali costringono, in buona o cattiva fede, ad agire in modo inumano, e infine, di fronte alla tragedia dei profughi mískitos scacciati e sterminati dai sandinisti comunisti, varcò il suo personale spartiacque, quello che Elio non varcò mai. Questo libro, percorso da una nostalgia struggente e da una consapevolezza amara, eppure mai rassegnata, racconta una disillusione che è stata quella di tanti, ma anche la storia di un uomo che si è scoperto giornalista, la sua vocazione a osservare e descrivere la realtà, a viaggiare e narrare i luoghi e le persone. E, soprattutto, racconta le storie di Elio, di Peter, di Checco, del Che, di Borges, del Molly Aida di Fitzcarraldo che naviga sul Río delle Amazzoni e di tutti i ricordi e i fantasmi di un mondo che non esiste più, il mondo delle illusioni di una generazione, a cui Toni Capuozzo ha trovato la forza di dire adiós.
Toni Capuozzo
Toni Capuozzo (Udine, 1948) ha conseguito la laurea in Sociologia presso la facoltà di Trento. Non si ritiene un inviato di guerra nonostante abbia seguito da vicino le vicende delle guerre dei Balcani e dei conflitti in Medio Oriente. Attualmente è vicedirettore del TG5 e cura e conduce il suo settimanale di informazione Terra!. Ha scritto un libro (Il giorno dopo la guerra, Feltrinelli 1986) e ha ricevuto numerosi premi giornalistici, tra cui il Saint Vincent, l'Ilaria Alpi, il Flaiano, il Max David, il Premiolino, l'Hemingway.
ANDREA ANGELI
1956, Macerata
Degree in Law
Degree in Political Science
Enrolled in the Italian Nat'l Press List (since 1988)
Enrolled in the Italian Nat'l Law List (since 1987)
1984 - 1986 Italian Institute for Foreign Trade (ICE)
Foreign Trade Expert
1987 - 1988 UN Santiago, Chile
Economic Affairs Officer
1989 (7 months) UNTAG Namibia
Electoral Officer
1989 - 1990 UN Baghdad
Economic Affairs Officer
1990 - 1992 UN HQ New York
Liaison Officer, Office of the Personal Rep. of the S-G on External Debt
1992 - 1993 UNTAC Cambodia
Dty Regional Electoral Officer
1993 - 1996 UNPROFOR Sarajevo
Press Officer
1996 - 1998 UNMIBH Tuzla
Press Officer
1998 - 1999 OSCE Tirana
Spokesman
1999 - 2003 UNMIK Pristina
Press Officer
2003 - 2004 CPA Nassiriyah
Spokesman
2005 - 2006 EU Skopje
Spokesman
2007 present UNMIT East Timor
Press Officer
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06/08/2007
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