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Regolarizzare l'illegalità...

Ascoli Piceno | Nel nostro Paese, infatti, a disattendere i precetti cardine di uno Stato di diritto sono proprio i rappresentanti delle nostre Istituzioni, che con le loro decisioni hanno minano la base della democrazia, dell'indipendenza e della libertà

di Gian Luigi Pepa*

Gli Stati singoli e l'Europa tutta, hanno il diritto legittimo e assoluto di determinare chi abbia il diritto di installarsi nel proprio territorio, questo è quanto dichiarato da Nikolas Sarkozy, per affermare e garantire la sicurezza e l'ordine pubblico, diritto completamente dimenticato dal nostro Governo, in particolare dal Ministro della Solidarietà Sociale.

Nel nostro Paese, infatti, a disattendere i precetti cardine di uno Stato di diritto sono proprio i rappresentanti delle nostre Istituzioni, che con le loro decisioni hanno minano la base della democrazia, dell'indipendenza e della libertà del Popolo Italiano, determinando uno sfacelo ideologico, culturale e sociale.

La torrida estate 2007, è stata caratterizzata infatti non solo da numerosi e continui incendi dolosi sul territorio boschivo della penisola, ma soprattutto da incendi culturali e sociali, tra cui la decisione del Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, che ha disposto l'erogazione di soldi pubblici alle moschee, precisamente dieci mila Euro per ogni moschea.

L'iniziativa sperimentale è stata effettuata dal 2 aprile all'8 luglio in una moschea di Roma, ed i corsi sono stati suddivisi, uno per le donne (15), meramente per l'apprendimento della lingua Italiana, e l'altro riservato esclusivamente agli uomini (20) di cultura generale, civica e di diritto.

A prescindere dai costi dell'operazione, poiché si tratterebbe di circa cinquanta milioni di euro, il dato allarmante è la discriminazione effettuata su suolo Italiano, denunciata dall'Associazione delle Donne Marocchine.

La Presidente Souad Sbai, infatti, ha denunciato la mancanza di pubblicità del progetto pilota e di trasparenza delle selezioni eo delle partecipazioni a questi corsi, oltre all'avvenuta ghettizzazione delle donne che non hanno avuto accesso alla formazione culturale né tanto meno a quella giuridica inerenti i loro diritti, precisando altresì, che: "nemmeno nei Paesi arabi, corsi di questo tipo vengono affidati agli imam".

Questo significa che nel nostro Paese democratico e civile un Ministro della Repubblica ha autorizzato un atto di discriminazione contro le donne, in violazione di tutte leggi nazionali ed internazionali vigenti a tutela della pari dignità tra i due sessi.

E' la Sbai, visto il provvedimento aberrante del nostro Governo, che spiega che il vero processo di integrazione avviene all'interno delle Istituzioni, senza distinzioni di razza o di fede, nel caso di specie tra musulmani e stranieri di altra fede, e certo non nei centri religiosi.

E' triste per un cittadino Italiano apprendere tale insegnamento dagli stranieri, in questo caso dai mussulmani di buon senso, quindi non estremisti, che non solo comprendono che lo Stato è e deve essere Italiano, ma che spiegano a chi ci governa che tutto deve avvenire dentro i parametri che ci contraddistinguono e non con la creazione di strutture parallele oggi, probabilmente antagoniste domani.

Anche Madgi Allam, nella presentazione del suo ultimo libro Viva Israele - avvenuta il 13.07.2007, per iniziativa della Bibliofila di San Benedetto del Tronto, nella persona di Mimmo Minuto e quale direttore del quotidiano.it - ha precisato che il terrorismo islamico, ha sempre natura aggressiva, che combatte e distrugge l'altro, il diverso, che sia l'ebreo, il cristiano, il mussulmano eterodosso o semplicemente che esce dagli schemi, e che la donna è la prima diversa.

Infatti, per gli integralisti islamici il primo soggetto sociale diverso da sottomettere, da plagiare sono proprio le donne, i cui diritti rappresentano il parametro per valutare il livello di libertà, di sviluppo e di democrazia di un Paese.

Quindi, Magdi Allam, ritiene che un punto nodale della lotta al terrorismo islamico, è quello di combattere per l' emancipazione delle donne immigrate, che devono essere libere di scegliere come vestirsi, come vivere, come essere, per un' integrazione autentica che vada a unirsi con la ricerca di un percorso comune per tutti gli immigrati.

Mentre il Ministro Ferrero gongola per l'intuito dell'iniziativa, ed afferma che le moschee non sono luoghi chiusi, ma di incontro e di discussione, a Perugia veniva scoperta una centrale dei terroristi in una moschea, non certo luogo di discussione, ma luogo ove si pianificavano e preparavano i prossimi attentati nel nostro Paese.

Nel Nostro Paese sorgono ogni giorno moschee, ne sono 735 circa, o nuovi centri islamici, solo a Roma negli ultimi cinque mesi sono nate 39 nuove moschee e associazioni mussulmane, un'espansione preoccupante e da non sottovalutare.

Credere, come sta facendo il Governo, che finanziando asseriti corsi di cittadinanza per gli stranieri, da tenersi presso i luoghi di culto islamico, conduca all'integrazione con i nostri i valori della Repubblica Italiana, è pura utopia.

I cittadini italiani subiscono questo presunto multiculturalismo, che invece nella realtà crea necessariamente uno Stato nello Stato e quindi il contrasto, la ghettizzazione, l'intolleranza.

Le proposte dei Sindaci di Firenze e Roma in merito alla regolarizzazione dei lavavetri anche mediante un concorso che metta in palio postazioni autorizzate agli incroci, è paradossale, poiché ciò significherebbe legittimare l'illegalità, di persone, clandestine e come tali facili prede della criminalità organizzata.

Viste le soluzioni proposte, si potrebbe dire che per eliminare i problemi della Nazione basta stabilire per legge che il problema non esiste: i lavavetri, anche clandestini, che infastidiscono anche in modo insistente i cittadini italiani rasentando il reato di violenza privata, diventano così dei cittadini ... lavoratori ..., quindi la questione è definitivamente risolta.

Si potrebbe legalizzare il contrabbando, lo spaccio di droga, le rapine in banca, i sequestri di persona, e via di seguito, poiché da attività illegali che destabilizzano uno stato democratico civile, si potrebbero trasformare in attività legali.

Proposte e soluzioni aberranti che, alimentano l'intolleranza, la sfiducia dei cittadini onesti, che vivono nella legalità, nei riguardi delle Istituzioni tutte.

Uno Stato credibile deve essere governato da un Governo che deve far rispettare le leggi dello Stato, e non concepire meccanismi per violarne le regole e meno ancora avallare illegalità.

I cittadini italiani, però debbono aver il coraggio di manifestare il proprio disagio la contrarietà a questo modo di governare: lo Stato deve essere al servizio del cittadino e non il cittadino al servizio dello Stato.

Magdi Allam, che vive sotto scorta, per le continue minacce di morte che subisce dai terroristi, ha il coraggio di battersi per la verità, e lo dobbiamo ringraziare perché ci chiarisce ciò che gli attuali Ministri, come Ferrero confondono.

Tutti i suoi libri concludono con un invito al nostro Paese a riscoprire il senso dell'identità nazionale, intesa come un complesso di valori, diritti e doveri condivisi da tutti, come traguardo da raggiungere insieme, obiettivo partecipato e sentito senza il quale se non si accettano le regole comuni la società si disgrega e si allevano all'interno i propri carnefici.

Nella nostra Nazione, deve prevalere il diritto alla vita quale diritto alla diversità ma nel rispetto di regole condivise e di valori che devono dar vita ad un patrimonio comune.

*Consigliere del movimentoelia. www.movimentoelia.org

10/09/2007





        
  



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