Il Centro Carducci: "Una nuova provincia capace di un salto di qualità"
Fermo | Intervento del centro studi fermano: "Troppo spesso il Fermano incapace di risolvere le difficoltà, serve una nuova provincia capace di trovare risposte strategiche, trainata da associazioni e società civile prima che da politica e industria"
Il Centro Studi G.B. Carducci si inserisce nel dibattito riguardante lo sviluppo socio-economico della nuova provincia di Fermo. In un articolato intervento, si guarda alle prospettive del nuovo ente, alle differenze tra la vitalità di altri territori nell'affrontare periodi di crisi produttiva, rispetto ad un territorio, quello fermano, spesso incapace di trovare risposte concrete e diattivarsi per risolvere le difficoltà.
"La crisi economica ha piegato di recente l'intera economia nazionale e, in particolare, il modello distrettuale che caratterizza il territorio marchigian - scrive Ubaldo Renzi per il Centro studi Carducci - Tuttavia la provincia di Macerata tenta di rispondere repentinamente alla crisi, promuovendo le condizioni per lo sviluppo di attività alternative a quella del settore calzaturiero: dall'industria dell'abbigliamento fino al metalmeccanico e all'agricoltura dove si registrano iniziative innovative. Il mercato del lavoro si presenta dinamico e la disoccupazione si attesta a livelli fisiologici. Il piano provinciale di sviluppo pluriennale è stato inoltre affidato all'università. Anche la provincia di Ascoli inizia ad analizzare i futuri scenari del dopo 2009, partecipando con una somma di 35000 euro ad uno studio promosso da Confindustria Ascoli".
"Il Fermano invece - rileva il Centro Carducci - insegue la quotidianità, i contingenti entusiasmi e le emergenze che impoveriscono e logorano la voglia di cambiamento, rendendo il respiro corto e affannoso, mentre sono sempre più chiari i segni di impoverimento di larghe fasce della popolazione.
"A mancare è una visione di lungo periodo. Il possesso di risorse strategiche, che negli anni si sono fertilizzate in questo territorio, non risulta condizione sufficiente per competere in ambienti dinamici e instabili. Bisogna infatti saperle gestire per sfruttare le nuove opportunità che ogni crisi comunque propone. E' necessario partire da questo stock di risorse e competenze diffuse per alimentare un processo virtuoso di auto-generazione di nuove e migliori risorse e soluzioni vincenti, soprattutto in questa fase critica in cui è richiesto uno slancio vitale.
"Le realtà associative, gli enti, gli istituti e tutta la società civile devono animare con forza il cuore del sistema economico e produttivo del Fermano, senza aspettare che tutte le idee siano partorite dal mondo politico ed imprenditoriale. Un sistema che favorisce il contributo di attori esterni e il libero scambio di idee genera impulso creativo e sviluppo di opportunità inattese.
Pertanto la provincia di Fermo sarà un ente vitale e dinamico, e non un' istituzione burocratica dispensatrice dei soli servizi tradizionali, se sarà capace di coordinare il coro di voci che chiede oggi una visione strategica, un salto di qualità, un sussulto collettivo che coinvolga le istituzioni pubbliche e private del territorio".
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11/09/2007
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