Dimezzate le indennità del CDA dellATO
Ascoli Piceno | In corso lattività per gli atti costituivi dellaffidamento 'in house', previste nelle prossime settimane consultazioni con le forze politiche, sociali ed economiche del territorio
L'Assemblea dell'ATO (Ambito Territoriale Ottimale) n.5, ente di programmazione e controllo per la gestione delle risorse idriche in ben 59 Comuni della provincia (tra cui Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto), tenutasi ieri nella sala consiliare di palazzo San Filippo, ha deciso di dimezzare i compensi dell'intero Consiglio d' Amministrazione.
La proposta di riduzione, formulata dal Presidente della Provincia Rossi e dal sindaco di Offida D'Angelo e sostenuta dal Presidente dell'ATO Stefano Stracci, è stata votata a maggioranza, ma senza nessuno voto contrario, dai sindaci del territorio componenti l'Assemblea. Unanime, pertanto, l'indirizzo di fondo di tagliare i costi per dare un segnale forte e concreto di sobrietà in un momento in cui nel Paese è particolarmente sentito il dibatto sui costi della politica e degli enti pubblici.
"Mi auguro- ha affermato il presidente Stracci - che l'esempio dell'ATO possa essere presto seguito in molti altri Enti di primo e secondo grado del territorio, senza distinzioni di maggioranze e colorazioni politiche. E' infatti fin troppo facile fare demagogia sui costi della politica senza far seguire i fatti alle buone intenzioni. Le indennità del CDA ATO - ha puntualizzato il Presidente Stracci - corrispondono a meno di un terzo di quelle che la legge definisce e che sono applicate in numerosi altri ATO in Italia. Ma i costi della politica non riguardano soltanto gli amministratori, basti pensare che le indennità complessive degli 11 componenti del CDA (circa 90mila euro lordi annui in 11 componenti) risulta inferiore allo stipendio percepito annualmente e singolarmente da alcuni dirigenti di enti locali".
"In questo periodo l'ATO - ha proseguito Stracci - sta svolgendo un' intensa e complessa attività di istruttoria con riunioni pressoché quotidiane del CDA impegnato, insieme all'esigua struttura tecnica dell'Ente, ad ultimare atti, studi e documentazione necessari all'affidamento "in house" del servizio idrico. Il cospicuo materiale del censimento delle infrastrutture del ciclo integrato delle acque sarà a breve messo a disposizione dei Comuni per un confronto sulle importanti scelte da compiere in tema di pianificazione delle risorse idriche. Inoltre - ha concluso il presidente dell'ATO - verrà avviata, nelle prossime settimane, una serie di consultazioni che coinvolgeranno associazioni di categoria, sindacati, associazioni dei consumatori, ambientaliste, partiti politici, gruppi e movimenti per condividere la carta dei servizi, la convenzione e il regolamento che sono atti costituivi dell'affidamento 'in house' ".
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12/09/2007
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