Il nuovo documento, atteso da mesi dal mondo della scuola, viene presentato con una sottolineatura delle caratteristiche di gradualità e flessibilità con le quali il corpo docente delle scuole interessate dovrà applicarlo nel proprio lavoro: tale sottolineatura appare più che mai opportuna, considerato il recente e intenso lavoro di adattamento e riconversione di linguaggi, metodologie e impianti formali che gli insegnanti hanno dovuto faticosamente affrontare in tempi strettissimi a partire dall'anno 2004 con la riforma Moratti.

E' prevista infatti una fase di sperimentazione che durerà fino al 2009, con un finanziamento di 36 milioni di euro (previsto dalla Finanziaria 2007), e si concluderà con una Consultazione nazionale nella quale verranno prese in esame le proposte e le riflessioni degli operatori scolastici sull'esperienza condotta nelle scuole ai fini della definitiva entrata a regime del provvedimento.

Parola d'ordine del nuovo documento è "curricolo": non si tratta certo di una novità per i docenti. Si intende per curricolo l'articolazione del percorso di apprendimento in senso verticale, disciplinare e interdisciplinare, che è contenuto all'interno del Piano dell'Offerta formativa (POF) che ogni istituzione scolastica è chiamata ad elaborare e che ne rappresenta l'identità e gli intenti formativi.
Il curricolo si basa naturalmente sui documenti nazionali (un tempo Programmi, oggi Indicazioni) che riportano gli obiettivi di apprendimento per discipline o aree disciplinari e gli orientamenti e i vincoli cui le scuole dovranno fare riferimento nella propria progettazione autonoma.

L'intento del nuovo documento è nella direzione dell'essenzialità: quindi un curricolo "snello", dove la lista degli obiettivi è stata sfoltita e si intende partire dalle indispensabili "fondamenta" per poter poi garantire la costruzione di "edifici" cognitivi anche molto complessi e strutturati, ma flessibili e riconvertibili: non nozioni, quindi, ma competenze cioè un saper pensare e saper fare spendibili in modo creativo e personale in contesti sempre nuovi.

Altra novità è il raggruppamento delle discipline in tre grandi aree:
• AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA ARTISTICA
• AREA STORICO GEOGRAFICA
• AREA SCIENTIFICO MATEMATICA TECNOLOGICA

Si assume però il presupposto di un costante riferimento alla interconnessione dei saperi, che non possono essere considerati come isolati nella loro specificità, ma dei quali vanno sperimentate le infinite possibilità di collegamento.
Un ‘area dedicata alle Nuove Indicazioni e alle problematiche relative alla loro attuazione, sarà attivata, per il personale della scuola all'interno del portale del Ministero della Pubblica Istruzione.

Si può prendere visione del documento delle Nuove Indicazioni all'indirizzo: www.pubblica.istruzione.it