Assegnato ai Dalfrenzis il Premio Interferenze
Teramo | Grande successo del giovane gruppo artistico ascolano alla rassegna d'arte svoltasi nella città di Teramo
Inoltre sono stati invitati a presentare i loro lavori da Electa nella stagione teatrale 2008/2009:
- Deposito dei Segni (Cam Lecce e Jorg Grünert)
- Gohatto (Anna Albertarelli)
- Paola Bianchi
- Barbara Zanoni
Il Premio Interferenze, assegnato da una giuria composta da Antonello Tudisco, direttore artistico del Festival Movimentale di Napoli, Roberto Caruso, direttore artistico del Festival Le facce della scena di Parma, Cam Lecce e Jorg Grünert del Deposito dei segni e da Eleonora Cuccagna, direttrice artistica di Interferenze, è stato pensato come riconoscimento per giovani talenti che hanno dimostrato la capacità e la volontà di sperimentare nel campo delle arti performative.
Antonello Tudisco ha così commentato le due giornate del festival: "Premettendo le innegabili difficoltà organizzative che un festival di questo genere inevitabilmente incontra, nella sostanza tutto è andato bene. Soprattutto mi preme sottolineare l'importanza che hanno le reazioni della gente quando incontra casualmente artisti che normalmente non andrebbe mai a vedere a teatro e che invece si ritrova inaspettatamente in casa. La paura, la diffidenza, ma anche la curiosità e l'interesse".
Roberto Caruso ha dichiarato: "Per me l'importanza di questo festival va ricercata nel suo valore sociale, il potere che una manifestazione del genere ha di incidere nel tessuto sociale. Tengo a precisare che il Premio Interferenze che abbiamo assegnato non vuole premiare il migliore ma rappresenta la sintesi di ciò che si è tentato di fare qui, dare spazio e voce e possibilità a giovani talenti vogliosi di sperimentare nuovi linguaggi e codici artistici."
Jorg Grünert afferma scherzando ma non troppo: "Io e Cam siamo appena tornati dal Libano dove abbiamo partecipato ad un workshop estivo e devo dire che sono molto grato ad Interfererenze perché mi ha evitato lo chock culturale di passare da un'atmosfera tanto aperta e in fermento al placido ambiente artistico italiano."
Cam Lecce sottolinea che "...l'esperienza dei bambini è la cosa veramente importante, perché loro vedono l'arte e la toccano con mano, partecipano alle performance e tutto questo apre le loro menti e facilita la loro crescita artistica. Sono convinta che Teramo sia pronta ad accogliere un festival come Interferenze, a riflettere intimamente le esperienze artistiche che ogni cittadino vive in maniera individuale e personale".
I Dalfrenzis dichiarano: "Essere stati premiati tra i tanti artisti, tutti di ottimo livello, intervenuti quest'anno, è un onore che ancora ci lascia frastornati. Sicuramente dallo scorso anno, quando abbiamo partecipato alla prima edizione del festival, molte cose sono cambiate e anche il nostro modo di fare arte ha subito notevoli evoluzioni, ma dovremo pensare bene al perché questo riconoscimento è andato proprio a noi, per migliorare e continuare nella giusta direzione. Nel prossimo futuro abbiamo un progetto con la Provincia di Ascoli Piceno che si chiama Occhio Pinocchio e coinvolge oltre 100 alunni delle scuole elementari della provincia."
Rosanna Di Liberatore conclude: "Voglio dare una bella notizia a questi artisti bravissimi e agli operatori culturali della nostra provincia che si occupano di innovazione e sperimentazione nello spettacolo e nelle arti performative. Non posso dire molto ma vi anticipo che, grazie a Rutelli e alla volontà del Ministero per lo spettacolo, potremo aiutare gli artisti che perseguono nei loro lavori dal vivo il carattere della sperimentazione e dell'innovazione. Martedì avrò la risposta, ma sono certa che non resteremo delusi."
Eleonora Coccagna infine aggiunge: "Sono contenta che anche quest'anno sia andato tutto bene, gli artisti sono stati contenti delle nuove postazioni tutte in centro storico che hanno permesso di esibirsi con un pubblico nutrito di passanti e tutti hanno apprezzato la crescita qualitativa oltre che quantitativa del repertorio artistico.
La città reagisce sempre meglio e, mentre l'anno scorso, appena iniziava una performance, le persone spaventate si allontanavano non capendo cosa in realtà stesse succedendo, quest'anno si sono visti capannelli di gente e applausi a scena aperta per gli artisti.
Insomma una crescita artistica e culturale della città che sono contenta si sia avuta in così poco tempo.
Ovviamente l'organizzazione è sempre migliorabile ed ogni anno di festival è una palestra fondamentale per l'anno successivo. Speriamo di essere sempre più bravi l'anno prossimo."
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09/09/2007
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