Arezzo-Samb a mente fredda
San Benedetto del Tronto | La prestazione degli uomini di Ugolotti, se pur ancora caratterizzata dal cronico problema dello scarso numero di occasioni gol, induce ad un cauto ottimismo.
di Massimiliano Cipolloni
La Samb esce imbattuta dal Comunale di Arezzo e questo punticino, se pur risicato frutto di una gara certamente non bella e avara di spunti tecnici rilevanti, va senza dubbio messo in cascina positivamente poichè costituisce una buona base su cui gli uomini di Ugolotti possono ripartire per continuare il loro cammino di crescita sia in personalità e prestazioni che in risultati.
La prova offerta al comunale, infatti, sebbene abbia fatto storcere il naso ai puristi del gioco del calcio – e non poteva essere altrimenti se consideriamo da una parte l’importanza della posta in palio, dall’altra il forte vento che ha spirato a folate per tutto l’arco dei novanta minuti e che ha condizionato non poco le giocate dei singoli - , rappresenta per il collettivo rossoblu più di una nota positiva.
Innanzitutto è stato fondamentale non avere perso terreno nei confronti delle rivali in classifica: la Juve Stabia infatti ha pareggiato tra le mure amiche contro la quotata Lucchese, lo stesso Sorrento ha costretto al pari e patta casalingo il blasonato Taranto, mentre la Massese si è sbarazzata con un gol in apertura della Pistoiese ed il Pescara ha seguito la stessa sorte che era toccata ai rossoblu la settimana scorsa soccombendo tra le mura amiche alla compagine di mister Cuccureddu, sempre più lanciata verso i piani altrissimi della classifica.
Dunque, in attesa di tempi migliori, è un punto che vale oro, anche e soprattutto in considerazione del fatto che per la prima volta non non abbiamo incassato gol in trasferta.
E’ la difesa, dunque, la nota più lieta della giornata: già domenica scorsa aveva concesso una unica e risicata palla gol alla compagine grifone, peraltro viziata da una probabile posizione di fuorigioco; contro l’Arezzo è stata invece pressochè impeccabile concedendo solo le briciole al seppur insidiosissimo tandem offensivo di casa composto da Martinetti e Krupi.
Partiamo dal portiere: Stefano Visi è una sicurezza, i tifosi rossoblu lo sanno bene, e anche ieri ha sfoderato una prestazione maiuscola delle sue: al 3’ minuto, dopo l’uno-due Krupi – Martinetti, il portierone rossoblu si è fatto trovare pronto sull’insidioso tiro di quest’ultimo indirizzato sul primo palo; un minuto dopo, in seguito ad un’azione d’angolo, ha bloccato a terra un colpo di testa di Cazzola; al 34' ha respinto con sicurezza un destro scagliato da Togni dai 25 metri dopo una penetrazione fra le maglie della difesa. Ma il miracolo della giornata lo ha compiuto al 37' quando è andato a volare smanacciando in corner una punizione dal limite sinistro dell'area della Samb calciata magistralmente dallo stesso Togni.
La coppia difensiva centrale è stata una diga: Galeotti, solo lontano parente del giocatore impacciato di inizio di stagione, ha offerto una prestazione maiuscola: sempre puntuale negli anticipi, pulito e sicuro negli interventi, è stato un vero “gigante” fornendo con la sua prova grande sicurezza a tutto il reparto;
lo stesso Moi è apparso in forte crescita e queste prestazioni non possono che accrescere in lui la sicurezza e la consapevolezza nei propri mezzi.
Se centralmente i due difensori sono apparsi un muro invalicabile, anche sugli esterni difensivi si sono visti confortanti progressi: Tinazzi ha dato prova di essere in forma e anche lo stesso Camisa, la cui prova domenica scorsa aveva destato più di una perplessità, è apparso propositivo e più sicuro negli interventi.
Per quel che riguarda centrocampo e attacco il discorso è un po’ più complesso: la squadra fa fatica a creare gioco e occasioni da gol, ma questa non è una novità: le caratteristiche dei giocatori di centrocampo sono spiccatamente di interdizione e di rottura, manca un jolly capace di inventare e di rifinire fornendo palle invitanti alle punte e così il gioco diventa fine a se stesso con sterile possesso palla, lanci per vie centrali che il più delle volte si perdono tra le maglie della difesa avversaria e pochi spunti sulle fasce, dalle quali invece dovrebbero provenire i maggiori rifornimenti, specie per arieti offensivi come Curiale o Alteri, il quale, peraltro, ieri, se pur mai pericoloso sottoporta, ha svolto un encomiabile lavoro di sacrificio al servizio della squadra, permettendo alla stessa di salire e fornendo sponde a ripetizione per i centrocampisti.
Ieri Ugolotti ha nuovamente cambiato formazione - una costante in questo inizio di stagione - disponendo la squadra con il 4-3-2-1, con Olivieri e Soddimo in appoggio ad Alteri, ma anche in questa circostanza i risultati non sono stati quelli sperati:
Nikola alterna giocate da campione a momenti di involuzione e pause preoccupanti, stentando ancora a trovare quella continuità di prestazioni che ci aspetteremmo da un talento come lui e che gli permetterebbero di fare il salto di qualità;
Soddimo, dopo la prova di Martina nella quale ha brillato realizzando anche la rete del momentaneo vantaggio, sembra l’ombra di se stesso: lento e involuto, non trova mai quei guizzi e quegli spunti che il mister si attende dalle sue prestazioni.
A dire la verità anche ieri – e pure questa sta diventando, nostro malgrado, una costante – il direttore di gara, il signor Ferraioli di Nocera Inferiore, ci ha messo del suo, penalizzando in almeno due circostanze con decisioni quantomeno cervellotiche gli uomini di Ugolotti:
al 18’ del primo tempo non esitando a fermare per un fuorigioco ai più parso inesistente l’azione di Olivieri lanciato a rete e al 47’ della stessa frazione di gioco estraendo solo il cartellino giallo per un plateale fallo da ultimo uomo di Mirko Conte su Alteri e poi aggiungendo al danno anche la beffa con la successiva decisione di non fischiare neanche la conseguente la punizione dal limite per mandare tutti negli spogliatoi.
La classifica è ancora anemica, ma crediamo che la strada intrapresa sia quella giusta: il tecnico sta provando soluzioni e schemi e già si vedono i primi risultati: il gruppo ha grandissimi margini di miglioramento e segnali di crescita come quelli evidenziati in quel di Arezzo non possono che indurre a un cauto ottimismo.
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22/10/2007
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