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Il Teatro "Annibal Caro" ospita il Laboratorio di Leo Muscato su "Gabbiano"

Civitanova Marche | Il laboratorio è finalizzato alla scelta dei dieci attori che porteranno in scena il testo cechoviano, che debutterà in prima assoluta il 14 marzo al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno

Terminata da solo due giorni la residenza della compagnia diretta da Carlo Cecchi, i Teatri di Civitanova accolgono da lunedì 22 ottobre fino a sabato 27 ottobre una nuova e importante residenza presso il Teatro "Annibal Caro" nell'ambito del progetto "Civitanova casa del Teatro".

Il giovane e talentuoso regista Leo Muscato tiene a Civitanova la settima ed ultima sessione (dopo Ascoli Piceno, aprile 2007; San Ginesio, luglio 2007;
Santu Lussurgiu, agosto 2007; Torino, settembre 2007; Piacenza, ottobre 2007
e Milano, ottobre 2007) del laboratorio su "Gabbiano", il nuovo spettacolo che nasce dalla sinergia produttiva tra Leart' Teatro e Teatro Stabile delle Marche e la collaborazione dell'Amat.

Il laboratorio è finalizzato alla scelta dei dieci attori che porteranno in scena il testo cechoviano che debutterà in prima assoluta il 14 marzo al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno per poi iniziare una lunga tournée che lo porterà nei maggiori teatri italiani.

I partecipanti alla sezione che si svolgerà a Civitanova Marche, selezionati direttamente da Muscato, sono 15 e provengono da ogni parte d'Italia.

Leo Muscato si colloca tra i registi più interessanti delle ultime generazioni.

Dopo gli studi alla Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e un intenso praticantato come aiuto regista in diverse produzioni,dal 2006 è il Direttore Artistico della Compagnia Leart' Teatro con la quale ha avviato un interessante progetto di ri-scrittura di grandi classici della letteratura teatrale mondiale, di cui Gabbiano è la terza tappa. I primi due capitoli del progetto registico e drammaturgico, i recenti "Romeo & Giulietta".

Nati sotto contraria stella, "Casa di Bambola" e "L'altra Nora", rappresentano un modo originale e spiazzante di affrontare i classici, rovesciando punti di vista, creando percorsi metateatrale sull'essenza dell'attore, confondendo i generi senza forzature (dal comico al grottesco al tragico), proponendo tracce di malinconica ironia unite a momenti di puro divertimento (come nel caso dei sette maschi che interpretano Shakespeare), oppure (è il caso di Ibsen) attualizzandone la cornice, accelerando i personaggi, survoltandoli, come capita alla Nora di Lunetta Savino.

Prove coraggiose, dunque, quelle di Leo Muscato, che denotano una personalità registica in forte crescita ma già con una cifra stilistica riconoscibile.

 

22/10/2007





        
  



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