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Progetto non Vedenti e Cinema alla mostra fotografica "Omaggio al cinama italiano" di Peppe Di Caro

San Benedetto del Tronto | La partecipazione di Marco Olivetti è stata salutata con un lungo applauso: ha presentato il progetto che è ormai in fase avanzata denominato, “Non vedenti e cinema”.

di Felice Di Maro

Marco Olivetti tra Peppe Di caro a destra, e Antonio Liturre a sinistra

Sarà aperta al pubblico fino al 16 novembre la mostra "omaggio al cinema italiano" che propone foto di attori e attrici nonché registi e personaggi che operano o hanno operato nel cinema italiano.

All'inaugurazione, l'autore Giuseppe Di Caro, reatino d'adozione da diversi anni docente di fotografia all'Istituto d'Arte "Antonio Calcagnadoro", ha scelto le fotografie esposte attingendo dall'archivio personale dove è prevalente il cinema e lo spettacolo e molte sono le foto degli anni ottanta. Ha presentato una serie di aneddoti legati alle immagini colte dalla sua macchina fotografica. Come docente la sua mission è anche quello di sensibilizzare i giovani che troppo spesso sono immersi nel presente e nel futuro. Con questa mostra hanno avuto di certo anche l'occasione di guardare al passato.

Senza dubbio l'aneddoto più emozionate è stato quello su Ernesto Bonomi: "è la memoria storica della cineteca nazionale, a memoria sa dove si trovano tutti i film nazionali ed esteri, e si emoziona quando deve riaprire le ‘pizze' dei fratelli Lumiere, o di Melis, o Cecil De Mille.". Ricordiamo ai lettori che i film della cineteca nazionale dal 1895 sono conservati in celle frigorifere. Altri aneddoti sono stati quelli di Dino Trappetti, che ha continuato l'opera della sartoria Tirelli, e Tullio Pinelli, sceneggiatore dei registi come Fellini, e ricordiamo "La Dolce Vita", Monicelli, Antonioni, e del biografo Costanzo Costantini. Certamente quello che si relaziona maggiormente con la nostra storia del cinema italiano è stato l'aneddoto su Fellini e Rinaldo Gèleng, il ragazzo che lo accolse a Roma al suo arrivo da Rimini nel 1939.

Di Caro ha ripercorso alcune tappe che vanno dal 1939 al 1993, anno della morte del Regista, i due furono legati da affetto e stima, condividendo un oscar alla carriera, fino ai terribili ultimi giorni di ricovero nel 1993. Rinaldo Gèleng è morto nel 2003 a Roma dopo aver ricoperto incarichi di prestigio come, Capo ufficio stampa della Paramount, della Pea, allontanatosi dal cinema negli anni 70 non abbandonò mai la pittura. Non amava essere etichettato ritrattista, ma di ritratti ne eseguì tanti. Dai potenti della chiesa, del mondo dell'economia, della scienza e dello spettacolo. Ecco il ricordo di Di Caro: "ebbi l'onore di essere suo fotografo di studio dagli anni 90 al 2003 in quella splendida cornice che era Via Margutta a Roma".

La mostra già nelle sue precedenti edizioni aveva avuto un gran numero di visitatori. Presso la Sala Kursaal di Grottammare è stato allestito un secondo spazio espositivo, dove, grazie anche alla sensibilità del Comune dell'Assessorato alla Cultura è possibile ammirare un'altra stimolante selezione di scatti realizzati da Di Caro. Molti sono i registi di fama internazionale fotografati dall'autore tra cui Dino Risi, Carlo Lizzani, e Alberto Sordi.

E, proprio su quest'ultimo il ricordo di Peppe Di caro: "ci siamo conosciuti in occasione della sua presidenza a Miss Italia del 1999. Ma anche Antonella Ponziani, la sua prima apparizione in "Intervista" nel ruolo "la ragazza del tranvetto", Milena Vukotic, Sandra Milo, Anna Falchi, Lucia Bosè. Per Gil Cagnè "rimane per me" - ha detto Di Caro - "il visagista per eccellenza, anche se oggi di bravi truccatori ve ne sono". Ma è proprio su questo operatore del cinema che è morto il 26 gennaio del 2003, lo stesso giorno di Gianni Agnelli, che Di caro veramente ha offerto una nota della storia del cinema italiano: "aver frequentato Andy Warhol, oppure essere preferito truccatore da Cyd Charisse, Alida Valli, e tanto amato da Liza Minelli, lo ha reso unico; Gil ha avuto quel vissuto e quella aurea che lo ha portato ad essere diverso e speciale".

Questa edizione presso il Punto Einaudi di via XX settembre n.45/c, ha avuto nella serata dell'inaugurazione di sabato 13 ottobre 2007 un pubblico oltre che numeroso contro ogni legittima aspettativa, veramente motivato. Antonio Liturri, Responsabile del Punto Einaudi ha messo in evidenza l'importanza per la città di questo spazio che ospita eventi culturali come conferenze su vari temi che vanno dalla letteratura, all'arte, e alla filosofia, ora ospita anche una mostra sul cinema italiano in collaborazione con L'Associazione culturale Blow Up di Grottammare.

La partecipazione di Marco Olivetti è stata salutata con un lungo applauso: ha presentato il progetto che è ormai in fase avanzata denominato, "Non vedenti e cinema". Il cinema non deve essere solo di coloro che sono chiaramente vedenti e possono godere delle emozioni che il cinema sempre offre ma deve essere fruibile anche da coloro che non sono vedenti. Ma come è possibile? Le nuove tecnologie offrono la possibilità di fruire di una descrizione delle immagini.

Descrizione delle immagini che può essere offerta in tempo reale da una voce fuori campo che può essere uno spiker collocato fuori dalla sala di proiezione o comunque in un angolo che non dia fastidio agli spettatori. Questa voce narrante di uno spiker potrebbe anche essere registrata in sincronia con le immagini del film. In ambedue i casi gli spettatori comunque non verranno disturbati in quanto con una cuffia collegata ad un sistema audio potranno ascoltare in diretta, da una voce narrante interna alla sala, oppure da una lettura registrata.

23/10/2007





        
  



1+3=
Antonella Ponziani
Anna Falchi
Milena Vukotic fotografata da Peppe Di Caro

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