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"Cellule staminali ottenute da cordone ombelicale. Un'opportunità per il futuro"

San Benedetto del Tronto | Dopo il prestigioso riconoscimento del Nobel della medicina assegnato al medico italo americano Mario Capecchi proprio per le sue ricerche sulle cellule staminali, l'interesse per l'utilizzo di queste particolari cellule multipotenti è attuale.

Il dottor Mario Piani, direttore del dipartimento regionale di medicina trasfusionale dell'Ospedale Umberto I di Ancona, sarà ospite del Rotary Club San Benedetto del Tronto Nord, venerdì 26 ottobre alle ore 20:30 presso l'Hotel Progresso. Il tema della serata sarà di avvincente attualità: "Cellule staminali ottenute da cordone ombelicale. Un'opportunità per il futuro".

Sarà presente alla serata anche Maria Antonietta Lupi, primario del Centro Trasfusionale dell'ospedale di San Benedetto.
Dopo il prestigioso riconoscimento del Nobel della medicina assegnato al medico italo americano Mario Capecchi proprio per le sue ricerche sulle cellule staminali, l'interesse per l'utilizzo di queste particolari cellule multipotenti è tornato prepotentemente alla ribalta. Le cellule staminali da cordone ombelicale sono, infatti, le migliori ai fini della ricerca scientifica poiche', rispondendo a stimoli locali, possono differenziarsi in modo adeguato dando luogo a vari tessuti; possono cioè riprodurre i tessuti necessari se collocate nel contesto giusto.

"Le cellule staminali da cordone ombelicale" ha ricordato Stefano Taffoni, presidente del Rotary Club "sono da tempo sperimentate, con risultati positivi, per la cura di molte malattie ematiche. Il trapianto di tali cellule per il trattamento di malattie ematologiche sia nei bambini che negli adulti non è più in fase sperimentale e infatti, ad oggi, sono stati effettuati nel mondo circa 3000 trapianti per tali malattie e vengono conservate circa 200.000 unita' di sangue da cordone ombelicale.

Come Rotary ci impegniamo perché la Regione Marche si attivi per rispondere con adeguati investimenti, in termini di risorse ed organizzazione, alle richieste del territorio, per far sì che il servizio di donazione di sangue da cordone ombelicale sia attivo anche nel nostro ospedale. So per certo che molte donne sono sensibili a questo argomento e donerebbero con altruismo e generosità il cordone ombelicale per salvare la vita ad altri esseri umani". 

24/10/2007





        
  



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