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Le rapine a Porto San Giorgio: parlano i commercianti

Porto San Giorgio | “Siamo impauriti e lavoriamo costantemente con l’ansia” lamentano i commercianti dei tanti negozi del centro cittadino. “Un deterrente potrebbe essere una macchina col lampeggiante in giro per Porto San Giorgio di notte” dichiara Attilio Panichi

di Chiara Marzan

Inchiesta rapine a PSG: il presidente dell'Associazione Io Centro Attilio Panichi


Il fenomeno rapine e furti imperversa nell'ultimo periodo a Porto San Giorgio e loro non ci stanno più a subire soprusi e minacce. I commercianti, le commesse i titolari dei negozi: sono loro le vittime di questo problema che sta minacciando la serenità della piccola Porto San Giorgio. Li abbiamo sentiti, sono stati contenti nel rilasciare dichiarazioni per spezzare il silenzio e con la speranza che presto un rimedio salti fuori.

Donati Patrizia lavora nel negozio "Buschi" in Via Gentili, esattamente di fronte a Young Look, il negozio rapinato l'altra mattina. Patrizia non lavora serenamente come racconta: "siamo tutti impotenti davanti questo fenomeno che sta diventando, anzi è, un problema serio che ci impedisce di lavorare con la serenità e la tranquillità che invece vorremo avere. La cosa che più preoccupa e che ci fa arrabbiare è che non vediamo mai in giro una volante o una pattuglia, ne durante le ore diurne e nemmeno durante quelle notturne."

Patrizia continua e ci racconta come si sono organizzati per cercare di tamponare la paura " la sera, quando è il momento della chiusura delle serrande cerchiamo di stare in due, adesso facciamo molto caso a questo aspetto invece prima non era una cosa indispensabile, chiudevo tranquillamente anche da sola".

Parere diverso per Cinzia Cognigni. Anche lei commessa nel centralissimo "Barney" negozio di abbigliamento femminile all'angolo tra via Mazzini e via Gentili. "Questa della rapine è una questione in cui preferisco non soffermarmi col pensiero. Una cosa che potrebbe darmi fastidio è venire il mattino a lavoro e trovare il negozio scassinato perché significherebbe un'invasione dei propri spazi e la cosa mi turberebbe. Comunque preferisco non pensarci e concentrarmi nel lavoro, altrimenti non vivrei più."

Di diversa opinione è invece Attilio Panichi (nella foto), presidente dell'Associazione Commercianti "Io centro" e titolare della gioielliera "Orologica".

"Questo delle rapine è un problema che non riguarda solo Porto San Giorgio ma interessa tutto il territorio nazionale. Purtroppo sono le leggi ed il sistema che sono sbagliate perché i furfanti sono fuori di galera appena dopo tre giorni l'arresto."

Panichi ha fatto una proposta che non risolverebbe il problema alla radice ma quantomeno potrebbe rappresentare un valido deterrente, come ci racconta :"Io avevo proposto di adottare un metodo che già a Vicenza è stato messo in pratica con successo. Consisterebbe nell'accordo tra noi commercianti nell'organizzare ronde notturne, diciamo tra l'una e le sei del mattino, con macchine dotate di lampeggiante che girano per tutta Porto San Giorgio. A Vicenza ha funzionato, anzi, il comune ha anche messo a disposizione dei commercianti volontari una macchina comunale."

Continua il signor Panichi : "è logico che questa cosa non andrebbe a risolvere il problema ma potrebbe essere un ottimo deterrente per scoraggiare i ladri nelle spaccate notturne. Per quanto riguarda la situazione di giorno invece la nostra richiesta è quella di dotare il centro cittadino di una volante delle forze dell'ordine in pianta stabile perché continuare a lavorare così è difficile, siamo costantemente in preda all'ansia."

Ci spiega anche, sempre Panichi, che questo non lo farebbero perché le forze dell'ordine non funzionano: "noi abbiamo i Carabinieri che ogni quattro giorni vengono in negozio per sapere se è tutto regolare o se abbiamo notato movimenti o personaggi strani, però la vigilanza notturna è scarsa e più andremo avanti e più sarà peggio".

Un problema serio, quello delle rapine, a Porto San Giorgio. Vedremo i risvolti nei prossimi giorni

 

26/10/2007





        
  



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Inchiesta rapine a PSG: la commessa Patrizia Donati

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