Due notti di controlli a tappeto tra Statale 16 e Strada Fratte. Le forze dell'ordine hanno intensificato il lavoro negli ultimi tempi nell'area nord di Porto Sant'Elpidio per arginare il fenomeno prostituzione e combattere i casi paralleli di sfruttamento. Due sere fa è toccato ai Carabinieri del Ros effettuare un'attenta ispezione in particolare sulle prostitute nigeriane,nel tentativo di incastrare i presunti protettori. La notte scorsa, ad agire sono stati invece gli uomini del Commissariato di Polizia di Fermo. Hanno fermato ed accompagnato in Commissariato per rilievi fotodattiloscopici 18 ragazze, ben 15 rumene, una bulgara, una nigeriana ed un'albanese.

Una situazione, quella raccontata dalle lucciole, ben lontana dalla disperazione e dallo sfruttamento. Hanno detto di guadagnare dai 200 ai 700 euro a notte, di vivere in camere d'albergo o appartamenti in affitto, soprattutto a Civitanova Marche, e di non subire alcuna forma di sfruttamento. Un quadro, insomma, ben diverso da quello che sembrava emergere appena poche settimane fa, dopo l'incursione di Don Oreste Benzi lungo la Statale 16 e il blitz all'ex mangimificio, con la liberazione di 6 ragazze in condizioni di degrado sconvolgente.

Un quadro, insomma, quello della prostituzione, decisamente composito. "Non cadiamo nelle semplificazioni - avverte Marco Bufo, responsabile di On the road, associazione che da anni lavora per combattere la tratta - Non sono d'accordo con don Benzi, che sostiene che tutte le ragazze siano schiave, e ne fa una battaglia tout court contro la prostituzione. Ma attenzione, il colloquio in Commissariato non è la situazione ideale in cui le ragazze possono aprirsi e confessare la loro situazione, sono sempre molto diffidenti, vengono preparate a mentire e nel protettore hanno spesso l'unico punto di riferimento. E' difficile capire quali ragazze siano sfruttate, e quali più autonome".