Anche l'inserto "Salute" di "Repubblica", nell'ultimo numero, si è interessato ad "Anima & Corpo: percorso di educazione all'affettività e alla sessualità rivolto ai preadolescenti". L'originale esperienza condotta dalla provincia di Ascoli Piceno, in specifico dagli Assessorati ai Servizi Sociali, Pari Opportunità, Cultura e Formazione, e dal Consigliere di parità, porta due esperte a svolgere nelle scuole medie del territorio una serie di incontri finalizzati ad aiutare i ragazzi ad acquisire una più approfondita conoscenza del corpo, soprattutto di fronte alle trasformazioni tipiche di quell'età, e a migliorare le relazioni interpersonali attraverso la riflessione e la discussione sugli aspetti più rilevanti di amore, amicizia, sesso.

Il progetto prevede cicli di lezioni svolte insieme agli insegnanti e precedute da colloqui con i genitori sotto la supervisione dei dirigenti per dare ai ragazzi gli strumenti per affrontare una "sessualità integrata", vista cioè anche sotto i profili dell'affettività e delle corrette relazioni con se stessi e con gli altri. Ciò avviene utilizzando nuovi modelli di comunicazione basati sulla reciprocità del rapporto allievo-docente e sull'utilizzo di strumenti in grado di incentivare l'attenzione dei ragazzi (dispense, diapositive, videocassette, lucidi, questionari, ecc.).

L'esperienza condotta lo scorso anno, e che verrà riproposta, ha rivelato che i ragazzi hanno un grande bisogno di informazioni chiare e corrette e soprattuto di confrontarsi senza pausa di essere giudicati. "Perché nascono gli omosessuali?" "Come si prende l'AIDS?" "Che cos'è l'inseminazione artificiale?" ma anche "Fa male usare il preservativo?", "Vorrei sapere come si bacia", "Quanto deve essere lungo il pene?": dai ragazzi sono arrivate centinaia di domande curiose, timide, ingenue, che tradiscono una voglia di sapere ma anche un disagio, spesso profondo, nell'affrontare "certi temi".

Da parte dei docenti c'è stata un'adesione ai contenuti del progetto, ritenuti importanti e innovativi rispetto ad altri percorsi di educazione sessuale basati per lo più su aspetti informativi a prevalenza sanitaria, caratterizzati da tempi molto ridotti e da momenti assembleari che impediscono di accogliere bisogni e vissuti del singolo. La partecipazione attiva dei docenti è stata ulteriormente confermata dal consenso registrato circa il monte ore destinato all'argomento (10 -14 ore) che non ha rappresentato un ostacolo per le attività curriculari ma piuttosto un elemento che ha favorito la comunicazione e la relazione con i ragazzi.

"Anima & corpo" rappresenta un'esperienza pilota nella Regione Marche, innovativa sia nei contenuti che nella metodologia operativa, che ha consentito il rilancio di una tematica così determinante per un sano sviluppo psicofisico dei ragazzi. "Per questo l'Amministrazione provinciale - annuncia l'assessore alle politiche sociali Licia Canigola - è intenzionata a ripetere l'esperienza coinvolgendo nuove scuole e prevedendo l'attivazione di una rete di enti locali che condividano e supportino l'intervento con l'obiettivo di attuare, presso ogni istituto scolastico, azioni di formazione dei docenti con la supervisione di figure esperte. In questo modo - prosegue l'assessore Canigola - si punta a rendere stabile e duratura l'azione educativa nella sfera affettiva-sessuale: non se ne può fare a meno, visto che negli ultimi 20 anni questo compito è stato affidato ai media che hanno prodotto confusione, disturbi della personalità e tanto disagio nella relazione con l'altro. A ciò si aggiunga il fatto che i genitori purtroppo non sono spesso preparati a gestire tanti messaggi contrastanti sul sesso, sulle relazioni affettive e sulla diversità".