Nei giorni scorsi, il Ministero dell'economia e delle finanze ha ridotto, nell'ambito dei trasferimenti erariali agli enti locali, attraverso un meccanismo automatico ed indiscriminato, lo stanziamento ordinario spettante ai comuni per l'anno 2007, in misura pari a 609,4 milioni di euro.

Trattasi di una decurtazione pari all'8,58% del fondo ordinario di ciascuna municipalità, adottato secondo un presunto aumento del gettito ICI che i comuni dovranno accertare e riscuotere a seguito degli aggiornamenti catastali (ancora in corso) dei fabbricati che, ai sensi delle nuove disposizioni, hanno perso i requisiti per il riconoscimento della ruralità o dalle nuove rendite sugli immobili di categoria B ed E a seguito del loro riclassamento. Solo per i comuni della provincia di Ascoli Piceno il taglio supera i 3,4 milioni di euro.

Al di là delle discutibili soluzioni contabili autorizzate in deroga alla disciplina generale di accertamento dei residui attivi per neutralizzare temporaneamente gli effetti sul bilancio di competenza, il vero problema sta nel fatto che si potrebbe verificare, anzi sicuramente si verificherà, una notevole differenza tra il maggior gettito ICI reale derivante dai suddetti nuovi accatastamenti e la decurtazione dei trasferimenti ordinari applicata dal Ministero, con conseguenze negative per il rendiconto 2007 da approvare a giugno 2008.

Ad esempio nel territorio del Comune di Cossignano risultano censiti al catasto terreni 167 fabbricati rurali di cui solo 19 dovrebbero essere oggetto di accertamento ICI con una relativa proiezione di maggiori introiti di circa 2.000,00 euro. Ben inferiore a quanto stimato dallo Stato ovvero la somma di 14.287,08 euro. Ad aggravare il tutto è la scelta del momento in cui la contrazione dei trasferimenti è stata operata ovvero a fine esercizio finanziario, dove la quasi totalità della spesa è stata già impegnata confidando anche sui predeterminati trasferimenti erariali. Sarà pertanto molto difficile adottare soluzioni alternative all'applicazione dell'esiguo avanzo di amministrazione al fine di compensare il taglio dei trasferimenti ordinari garantendo l'equilibrio di bilancio nel rispetto della veridicità dei dati finanziari.

Ci si augura, magari prima dell'assestamento generale di bilancio (termine ultimo il 30 novembre), che il Governo proceda alla sospensione dell'operatività della riduzione dei trasferimenti erariali, subordinandoli all'effettivo maggior gettito incassato da parte degli enti interessati a seguito di certificazione, non escludendo, in ultima istanza, di sostenere il ricorso al Tar Lazio contro il Viminale, nostro malgrado per la censurabile procedura adottata, come annunciato da Fabio Sturani, Sindaco di Ancona e Presidente dell'ANCI Marche.

"La preoccupazione è forte - ha dichiarato Roberto De Angelis, Sindaco di Cossignano - se si pensa ai piccoli comuni come il mio dove si vive da anni una fase molto critica, malgrado i grandi sforzi per reagire con i pochi mezzi disponibili, alla mutata realtà sociale, economica e normativa. La finanza dei piccoli comuni ha subìto una profonda metamorfosi negli ultimi tempi.

Il tasso di autonomia finanziaria è notevolmente migliorato ma ancora lontano dalle medie nazionali ed è difficilmente incrementabile anche perché le aliquote rasentano il massimo consentito. La rigidità dei bilanci è talmente elevata che non si possono fare altri tagli senza pregiudicare i servizi essenziali vanificando tutti gli sforzi sinora fatti per far quadrare i bilanci a seguito delle continue restrizioni. Purtroppo il tema dei piccoli comuni è ben lontano dall'essere affrontato malgrado il crescente disagio per l'incertezza del futuro".

Segue: riduzione in misura proporzionale del contributo ordinario anno 2007 per i comuni dell'Ambito sociale territoriale 21 di San Benedetto del Tronto:
Acquaviva Picena -36.247,31 euro; Campofilone -20.360,75 euro; Carassai -16.690,45 euro; Cossignano, -14.287,08 euro; Cupra Marittima -45.329,44 euro; Grottammare -114.396,58 euro; Massignano -16.396,54 euro; Monsampolo del Tronto -31.349,11 euro; Montalto delle Marche -27.306,27 euro; Montefiore dell'Aso -21.967,02 euro; Monteprandone -70.110,00 euro; Pedaso -25.030,46 euro; Ripatransone -42.084,73 euro; San Benedetto del Tronto -316.096,82 euro