Le imprese agricole di Coldiretti Ancona fanno l'olio in piazza con cittadini e studenti delle scuole per festeggiare il primo extravergine con l'obbligo dell'indicazione dell'origine in etichetta.

L'appuntamento è per venerdì pomeriggio (23 novembre) in piazza Roma, ad Ancona, dove dalle ore 15 alle 20 verranno molite "in diretta" le olive, fornite dalle aziende dell'Aprol, l'Associazione provinciale produttori olivicoli, e trasformate in ottimo olio grazie al frantoio mobile messo a disposizione dal Gruppo Pieralisi di Jesi. Il tutto con la collaborazione della Camera di Commercio di Ancona. L'olio prodotto finirà subito in... tavola, sulle bruschette offerte ai cittadini anconetani e agli alunni e agli studenti delle scuole cittadine che partecipano al progetto Educazione alla Campagna Amica.

"Un'occasione per gli scolari di vedere come si fa l'olio, ma anche per i cittadini che potranno gustare un vero prodotto made in Marche grazie al decreto sull'obbligo dell'etichettatura d'origine che Coldiretti ha ottenuto dopo aver raccolto oltre un milione di firme e dato vita a centinaia di manifestazioni - spiegano il presidente di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati, e il direttore Alberto Bertinelli -. E' un successo importante che difende il lavoro delle imprese marchigiane dal rischio che altri spaccino come nostrano l'olio prodotto con olive straniere e che, almeno in parte, ci consola della pessima annata".

Con la pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale si prevede che sulle confezioni di olio d'oliva vergine ed extravergine siano indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l'olio, entro tre mesi dalla pubblicazione per consentire di etichettare in trasparenza il nuovo raccolto. Se le olive sono state prodotte in più paesi, questi andranno tutti indicati e per i trasgressori sono previste multe fino a 9.500 euro.