Le panchine nel pieno centro di Porto San Giorgio: è questo il tormentone che sta tenendo banco, in questi giorni, in paese. Il parere, unanime, sembra pendere verso il totale insuccesso di esse per la loro bruttezza e per il modo in cui esse sono state ubicate.

C'è chi dice che si respira un'aria da cimitero con esse e con i cipressi collocati immediatamente di fianco, altri hanno dato sfogo alla loro vena ironica dichiarando che mancano gli alpini per creare uno scenario degno del Tirolo. C'è chi ancora le definisce un pugno in un occhio criticando il fatto che c'entrano poco con la struttura architettonica del Viale della Stazione e del centro di Porto San Giorgio in generale.

Per non parlare dell'aspetto economico: 17.000 euro spesi per la loro realizzazione che la cittadinanza, e soprattutto i commercianti, avrebbero preferito che venissero spesi per il potenziamento della sicurezza cittadina in special modo dopo gli ultimi episodi di criminalità registrati.

Un sistema di telecamere a circuito chiuso atte alla video-sorveglianza, ad esempio, com'è emerso nella riunione organizzata Lunedì scorso presso l'Hotel Garden dall'Associazione Io C'entro il cui presidente, Attilio Panichi, titolare della gioielleria Orologica era già finito nella cronaca locale per la sua proposta della ronde notturne per la salvaguardia della città dalle spaccate notturne a vetrine e negozi da parte di rapinatori.

Il sistema di video-sorveglianza è stato votato, nel corso di questa assemblea, come il miglior deterrente di cui dotare il centro della città per tentare non tanto di risolvere ma quantomeno di prevenire il problema della criminalità.