Si è riunito ieri sera presso la sala Giada dell'Hotel Calabresi il Comitato direttivo della città di san Benedetto dell'UDC.

Erano presenti il gruppo consiliare Nico e Lorenzetti, la segretaria Provinciale del Movimento giovanile Provvidenza Silvano, l'Avv. Gabriella Ceneri componente della Commissione pari opportunità della Regione Marche e dirigente nazionale del partito, i due vicesegretari Eliseo Pellicciotti e Alceo Spinozzi e tutti i componenti del direttivo locale.

La riunione si incentrata sulle difficoltà infrastrutturali e ambientali che soffre la città di San Benedetto, sul problema prioritario dell'inquinamento da polveri sottili e elettromagnetico derivante da una carente riqualificazione urbana ventennale. Le sofferenze strutturali della città ferma all'epoca del Sindaco Bernardo Speca rischia di compromettere oltre che lo sviluppo la vivibilità delle generazioni future.

L'UDC ha poi discusso dell'importanza strategica della nuova aviopista per Very Light Jet dando mandato al Capogrupo Marco Lorenzetti di chiedere l'approvazione alla maggioranza guidata dal Sindaco Gaspari della mozione UDC al prossimo consiglio comunale, dove si chiede la partecipazione attiva del Comune di San Benedetto alla realizzazione del nuovo aereporto.

"Ci auguriamo - ha affermato Lorenzetti - che la proposta di deliberazione sulla nuova aviopista venga approvata all'unanimità da tutto il consiglio comunale, è un'azione politica strategica per tutto il Piceno"

Il territorio locale ricade in gran parte in area obiettivo 2 e registra livelli di infrastrutture mediocri, molto vicini agli standard negativi delle Regioni Meridionali, la rete viaria è la stessa di 50 anni fa, i collegamenti sia per il trasporto merci che per il trasporto passeggeri risultano quindi essere insufficienti.

Questa situazione, insieme a motivazioni di natura fisica e geografica, pregiudica negativamente lo sviluppo economico e produttivo territoriale, così come quello sociale legato alla qualità della vita. Si rende pertanto necessario colmare questo gap strutturale e quindi incrementare la dotazione di infrastrutture anche sotto il profilo dell'innovazione.

In questa ottica appare interessante, quindi, prendere in esame la possibilità di utilizzare ai fini della mobilità una infrastruttura già esistente nel nostro territorio, nel territorio provinciale, che è appunto l'aviosuperficie denominata Tronto.