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Nucifora: " Voglio vedere il cuore di una Samb specchio della sua cultura marinara"

San Benedetto del Tronto | Il nuovo ds, in vista dell'imminente impegno che attende la Samb contro la Juve Stabia, suona la carica e incita i giocatori ad essere espressione della città che essi rappresentano.

di Massimiliano Cipolloni

Il "ribaltone" che in casa Samb ha portato in settimana all’avvicendamento al vertice della conduzione tecnica e alla direzione sportiva, seppur non cancellando quelli che comunque sono e permangono i problemi di un organico che annaspa nei bassifondi della classifica, ha comunque dato nuova linfa e nuovi stimoli a tutto l’ambiente sportivo.

Uno dei protagonisti principali di questo rinnovato entusiasmo è sicuramente Enzo Nucifora, personaggio di spicco nell’ambiente sambenedettese, il quale ha messo a disposizione di tutto lo staff tecnico e societario tutta la sua grandissima competenza, professionalità ed esperienza:

ha infatti speso una vita nel mondo del calcio, ricoprendo nella società rossoblu la carica di direttore sportivo fin dagli anni 1977 - 1982, periodo nel quale riuscì a conseguire la promozione dalla C1 alla serie B.

San Benedetto fu così il trampolino di lancio verso traguardi e ambizioni sempre più importanti: Messina, Barletta, Catania, Arezzo, Avellino, Ancona, Gualdo, Martina, Taranto, Chieti, Pescara sono state le tappe della sua ascesa, nella quale ha lanciato allenatori del calibro di Franco Scoglio e giocatori di assoluto valore come l’eroe dei mondiali ’90 Totò Schillaci.

In settimana la stesso ds ha avuto con i giocatori un colloquio franco e schietto – com’è nella sua natura - nel quale ha spiegato loro cosa significa indossare la maglia della Samb e cosa rappresentano per la cultura sambenedettese questi colori.

“La Samb non è solo una società di calcio, ma molto di più. E’ senso di appartenenza al territorio, alla città, alla cultura marinara sambenedettese e alle sue tradizioni.

Non a caso il blu della maglia è simbolo del mare e il rosso quello del sangue versato e delle vittime che esso ha profuso. Per questo occorre onorare questi valori mettendo in campo impegno, concentrazione, determinazione, spirito di sacrificio e di abnegazione”.

Poi, guardando alla difficile situazione che sta vivendo attualmente la Samb, lascia trapelare un cauto ottimismo, confessandoci:

" Sono convinto che possiamo tirarci fuori presto dalle sabbie mobili di questa classifica così deficitaria. Occorre che tutti i giocatori si prendano le proprie responsabilità, che si aiutino a vicenda, anche appoggiandosi all’esperienza dei consigli dei calciatori più esperti.

I mezzi ci sono tutti e io da parte mia metterò tutto l’entusiasmo che ho dentro per quello che posso definire “un ritorno a casa”: la Samb è la squadra che ho nel cuore ed è stata la prima società che ha riposto in me la fiducia quando ho iniziato la carriera dirigenziale.

Getterò “il cuore oltre l’ostacolo” e voglio che lo stesso venga fatto anche dai giocatori con l’obiettivo per quest’anno di conseguire una tranquilla salvezza, che ritengo sia ampiamente alla nostra portata;

poi, l’anno prossimo, penseremo a programmare la stagione futura con l’obiettivo di disputare un campionato di vertice, mantenendo o aumentando di poco lo stesso budget che il presidente Tormenti ha messo a disposizione per la stagione in corso.

Riguardo il nuovo mister ha solo parole di elogio e di grandissima stima:

"Ci affidiamo alla competenza tecnica di mister Piccioni, sappiamo quanto sia legato all’ambiente della Samb, come uomo di sport, per aver vestito in passato la casacca rossoblu, ma anche semplicemente come uomo.

Saprà infondere nei ragazzi la giusta determinazione e il giusto spirito, va fatto lavorare con tranquillità e con serenità perché è giusto che possa giocarsi al meglio la chance che con pieno merito ha avuto dalla società:

sono certo che riuscirà a far bene con questo organico, fermo restando che, qualora ce ne fosse bisogno, non ci tireremo indietro per operare dei correttivi nel mercato di riparazione di gennaio.

Poi volge uno sguardo al difficile impegno che attende la Samb, lo scontro diretto contro la Juve Stabia:

"Domenica ci aspetta la dura partita contro una squadra che ho già affontato con successo a Pescara, una compagine scorbutica, dalle doti tecniche non eccelse, ma che fa della determinazione e della cattieria agonistica le sue armi più importanti.

Sono fiducioso, anche se, come sempre, sarà il campo l’unico giudice: ora però non possiamo permetterci altri errori, la vittoria è l'unico obiettivo e sarebbe anche il modo migliore per ritrovare quella serenità e quella fiducia con le quali affrontare nel modo migliore il proseguo del torneo".

09/11/2007





        
  



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