L'emergenza acqua non rientra e le polemiche impazzano. La situazione non è delle migliori, tanto da far intervenire la Protezione civile nazionale e il Genio Pontieri dell'esercito, interventi voluti dal presidente della provincia Massimo Rossi.

Dopo il danno alla rete acquedottistica in località Tallacano, una zona difficile da raggiungere di Acquasanta Terme, la città di Ascoli e la Vallata del Tronto è a secco da circa cinque giorni.

Le tempistiche delle riparazioni non sono state azzeccate dai tecnici della Ciip spa e il disagio si protrarrà per almeno due settimane, tempo in cui l'erogazione dell'acqua avverrà solo poche ore al giorno, per permettere il ripristino della rete idrica.
Critico è stato questo Capodanno che ha lasciato asciutti circa 100 mila abitanti e tantissimi commercianti. Forti disagi anche per le attività produttive, oltre che per il settore della ristorazione.

Dalle Amministrazioni Comunali e dai sindaci giungono lamentele, critiche e polemiche sulla gestione deficitaria di una situazione così delicata.
E' stato anche presentato un esposto alla Procura, ma non sono stati ravvisati estremi di reato significativi che giustificassero l'avvio di un'indagine.
Gli abitanti della zona colpita dal guasto forse avrebbero qualcosa da aggiungere, dato che anche se si continua a dire che l'acqua sta tornando nelle abitazioni la situazione non è uguale per tutti.
La motivazione fornita è che la bassa pressione del flusso idrico non fa arrivare l'acqua in tutti i serbatoi. E chi abita ai piani alti ha ancora più difficoltà a vedere uscire acqua dal rubinetto, mentre forse chi sta al primo piano qualche cosa vede scendere.

Nei prossimi giorni, dunque, si provvederà a posare un tubo di 45 centimetri per tornare alla normalità dell'erogazione, perché i cinque tubi più piccoli messi in funzione ora garantiscono una portata limitata. E sempre a causa della bassa pressione a partire dalla prossima notte verrà interrotta l'erogazione dell'acqua per far ricaricare i serbatoi. Da oggi si procederà poi in alternanza, alla apertura e chiusura programmata degli stessi per permettere di fornire a tutti acqua per almeno alcune ore al giorno (dalle 6 alle 8 e dalle 19 alle 22).

Intanto le cose si muovono, tanto da far attivare il Comune di Ascoli Piceno per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Tramite il personale dell'Ufficio Tecnico ed i volontari del Gruppo Comunale della Protezione Civile dalle ore 15 del 2 gennaio verranno infatti attivate delle postazioni a Tofare, Piazza Immacolata, Monticelli alto (via delle Begonie), Venagrande e Marino del Tronto, dove si distribuiranno bottiglie d'acqua potabile, consegnate anche a casa di quanti sono impossibilitati a muoversi dalle proprie abitazioni. Macchine con altoparlanti avviseranno comunque la popolazione ascolana.

Anche la provincia di Macerata ha dato il suo contributo inviando sabato scorso un'autobotte carica di 14mila litri d'acqua potabile diretta a Colli del Tronto. Ora il mezzo è stato lasciato a servizio della Protezione civile di Ascoli Piceno visto il perdurare della situazione d'emergenza.