I rifiuti verdi
San Benedetto del Tronto | Quello dei rifiuti è indubbiamente un problema: ne produciamo continuamente con le nostre attività e abbiamo il dovere di occuparcene.
di Bruno Gabrielli*

Il problema ha evidentemente soluzione visto che è più unico che raro il caso campano. Più unico che raro se si considera che Bassolino e Jervolino i veri responsabili di una simile indecenza sono ancora al loro posto di comando. Ma non finisce qui purtroppo, abbiamo un'altra croce sul groppone da sopportare: avere Pecoraro Scanio al ministero dell'Ambiente.
Sulla questione energetica questo signore ci ha portato sull'orlo del baratro e coi suoi dannatissimi pannelli fotovoltaici ci sta irrimediabilmente spingendo dentro. Sul trattamento dei Rifiuti Solidi Urbani (Rsu), invece, ce l'ha fatta, e nel fondo del baratro ci ha portato alla grande.
Secondo il Professor Franco Battaglia, docente di Chimica Ambientale dell'Università di Modena, il modo più rapido, più economico e più rispettoso dell'ambiente di smaltire i Rsu è l'incenerimento, possibilmente accoppiata alla produzione di energia. Sempre secondo il docente, il modo più bischero è quello della raccolta differenziata; bischerissima all'ennesima potenza, poi, è la cosiddetta raccolta porta a porta, che altro non è che la raccolta differenziata spinta fino all'esasperazione. Inutile dire qual è il modo preferito dal nostro simpatico ministro e dal suo emulo verde germoglio assessore all'ambiente sambenedettese.
Che la raccolta differenziata sia una cosa bischera è semplice da capire. Innanzitutto, con essa non si smaltiscono i rifiuti ma li si separa. L'idea sarebbe di riciclarli. Il condizionale è d'obbligo, infatti il limite della produzione di riciclo è quello di mercato: a cosa serve un riciclo spinto, ad esempio del vetro o della carta se poi il mercato del vetro scuro (che è il vetro che si può produrre dalla raccolta differenziata del vetro) o della carta riciclata è limitato? Che cosa succede al vetro e alla carta riciclati che rimangono invenduti?
Vanno a finire il primo in discarica e la seconda bruciata negli inceneritori. Tanto valeva portarcela prima...se l'inceneritore c'è! Ma in Campania non c'è, fatto di cui Pecoraio Scanio è sempre stato orgoglioso al pari dei sui verdi germogli sparsi in tutta la nazione, come lo sono per l'assenza di reattori nucleari in Italia.
Dati alla mano, i quattro inceneritori del Lazio inquinano meno di cinque automobili. Francoforte, Zurigo, Vienna, Londra, Parigi, New York, hanno in piena città inceneritori da 1500 tonnellate al giorno di capacità. In Europa un terzo dei rifiuti viene bruciato e utilizzato per la produzione di energia; in Italia meno del 10%. Perché loro si e noi no? In Europa un terzo dell'energia elettrica è prodotta da fonte nucleare. Perché loro si e noi no? Forse perché non hanno, loro, quella croce che la cattiva sorte ci ha mollato sul groppone?
Nella nostra città un progetto di finanza che prevedeva la creazione di una centrale termodinamica alimentata dalle biomasse presenti nella discarica del Ponterotto è stato bocciato dall'attuale amministrazione Gaspari. Avrebbe consentito il riscaldamento dell'intero Ospedale Civile e di tutta Viale de Gasperi senza più ricorrere all'utilizzo dei bruciatori delle caldaie che tanto inquinano in termini di rilascio di polveri sottili, oltre ad avere l'ulteriore pregio per le tasche dei contribuenti cittadini di evitare l'esborso annuo di 200.000 Euro per la gestione "post mortem" della discarica.
Perché no? Molto probabilmente, con la benedizione del nostro caro Vice Presidente della Regione Marche Luciano Agostini, una quota parte di quei rifiuti che sommergono Napoli e provincia dovranno essere incamerati nel nostro territorio, presso la discarica di Ascoli Piceno. Perché? Anche noi nel nostro piccolo abbiamo le nostre croci sul groppone e dobbiamo sopportare pazientemente chi come il ministro Pecoraro Scanio, definito dall'ex segretario dei Verdi Manconi come la quintessenza dell'inutilità, porta avanti un'azione politica basata sulle utopie e intrisa di vacue parole.
*Consigliere Comunale di San Benedetto del Tronto, Capogruppo di Forza Italia
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10/01/2008
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