Intervento del presidente Massimo Rossi sui buoni casa per le giovani coppie
Ascoli Piceno | Il Presidente della Provincia si esprime replicando in particolare al Consigliere Brugni che critica il bando uscito.
Il presidente della provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi
Il Presidente della provincia Massimo Rossi interviene sull'argomento dei buoni casa per le giovani coppie, replicando a quanto detto dal consigliere Brugni.
"Premesso che la polemica appare strumentale visto che i requisiti per accedere al bando sono definiti direttamente dalla legge regionale n. 36 del 2005, ha detto bene il consigliere Brugni qualche giorno fa, riconoscendo l'impegno della Provincia nell'emergenza acqua: da lui mi divide tutto, a cominciare dalla concezione della vita sociale e della coesistenza. Ne dà l'ennesima riprova con questa sua nuova "uscita" che critica il bando per la concessione dei buoni casa perché ammette le domande degli extracomunitari con permesso di soggiorno di durata biennale. Per lui dunque, "gli extracomunitari, anche gli ultimi arrivati, vengono per assurdo tutelati più degli italiani anche nelle politiche abitative".
A parte le considerazioni sulla facilità con cui vengono rilasciati i permessi di soggiorno (i funzionari di Prefettura e Questura impegnati ogni giorno in minuziosi accertamenti e puntuali verifiche ringraziano commossi), a parte il fatto che qui non si tratta di erogazioni assistenziali ma di contributi che vengono concessi solo dopo l'acquisto di un'abitazione (e sappiamo bene quante garanzie e quanti impegni siano richiesti per comprare casa, a italiani e no), quanto scritto dal consigliere Brugni conferma che in questo Paese, e purtroppo anche nelle istituzioni, resiste un mondo fatto di persone che pensano che la soluzione a tutti i problemi stia nel chiudersi in casa mentre fuori tutto ribolle, nel negare a chiunque non sia del "mio posto", della "mia famiglia", che non sia "me stesso" il diritto ad avere una vita dignitosa, anche se lavora come me e paga le tasse come me.
Caro Brugni, se fossi venuto con noi in Etiopia e avessi visto quello che io e gli studenti piceni che ho accompagnato abbiamo visto nelle case, nelle scuole, negli ospedali, avresti capito che cosa significa lottare per sopravvivere, lottare perché ci sia un domani. Gli scogli che le persone come te tentano di erigere non potranno mai arginare il mare: i cambiamenti vanno governati, altrimenti ci travolgeranno.
Se continuiamo così, quanto tempo resta prima che dalla nostra bella tavola imbandita di ogni ben di Dio la tovaglia ci venga sfilata da sotto il naso?".
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15/01/2008
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