Il botta e risposta fra Castelli e Agostini prosegue. Viene pubblicato di seguito quanto scritto da Luciano Agostini, Vicepresidente della Giunta Regionale.

"Il Piceno per il Partito Democratico marchigiano, come è ovvio, non vale meno dell'immondizia, ma sicuramente reagisce quando rimane per dieci giorni senza acqua e per altri tre mesi con l'acqua razionata. E va sottolineato anche che il Piceno è stato costretto in questa condizione da un presidente del Consorzio idrico fortemente voluto dallo stesso Castelli che invece della competenza ha preferito privilegiare la tessera di partito. Di questo il consigliere dovrebbe parlare e rispondere ai cittadini invece che della irrisoria quantità di rifiuti accolta per rispondere ad un principio solidaristico richiesto dal Governo per risolvere un problema di carattere nazionale.

Per quanto concerne la crisi della provincia di Ascoli, sarebbe stato meglio discutere delle azioni di merito che la giunta regionale ha in programma e che sta cercando di portare avanti piuttosto che pronunciare frasi generiche che servono solo a fare di un problema serio mera propaganda politica di parte. Ricordo inoltre a Castelli che se l'allora premier Berlusconi e l'allora viceministro Baldassarri non avessero finanziato solo la Quadrilatero, oggi staremmo a parlare di qualcosa di diverso. Ma il precedente governo di centro-destra si era dimenticato del sud delle Marche. Invece, come Castelli sa, anche se fa finta di ignorarlo, l'attuale esecutivo regionale con Prodi ha parlato di Salaria, Mezzina e proseguimento dell'autostrada dopo Pedaso oltre che, naturalmente, della grave crisi dell'occupazione e degli interventi che il governo nazionale regionale possono mettere in campo anche attraverso contatti con investitori esteri.

Sul piano dei rapporti istituzionali mi sarei aspettato più correttezza, visto che il sottoscritto è sempre presente in aula in occasione delle sedute del consiglio regionale e se, per una volta, dati gli impegni istituzionali, è mancato è quanto meno fuori luogo rimarcarlo visto che io con lui non l'ho mai fatto. A tal proposito sono stato onorato di fare, come ha detto Castelli, da ancella al presidente Spacca anche se, data la mia connotazione maschile, avrei preferito fare il paggetto.

Ci tengo infine a precisare che non mi sono mai sottratto né mai mi sottrarrò al confronto con Castelli anche perché sia la Regione che la Provincia hanno messo tra le priorità 2008 proprio le problematiche del Piceno. Io stesso inoltre, insieme all'assessore al lavoro Ugo Ascoli e al vicepresidente della Provincia di Ascoli Emidio Mandozzi, sono stato due giorni fa al Ministero delle Attività produttive per un pomeriggio e una notte intera per cercare un'intesa tra l'azienda Ahlstrom e i sindacati che potesse il più possibile rimediare al disagio dei 180 dipendenti a rischio. Ancora una volta, unici assenti, direi latitanti, erano il sindaco e l'amministrazione comunale di Ascoli, tanto fortemente sostenuti da Castelli".