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Piccioni: "Sono orgoglioso di questa squadra"

San Benedetto del Tronto | In sala stampa il tecnico rossoblu, raggiante per la vittoria, spende parole di elogio per suoi giocatori, sottolineando, oltre alla generosità e all'attaccamento alla maglia, anche la grande intelligenza tattica dimostrata in campo.

di Massimiliano Cipolloni

Mister è stata una delle più belle Samb della stagione, una squadra operaia che ha saputo soffrire, ma anche una compagine spietata e cinica quando le si sono presentate le occasioni per far male.

Sono davvero soddisfatto della prestazione offerta dai ragazzi: hanno seguito alla lettera le direttive che avevo dato loro, disputando una gara encomiabile sotto tutti i punti di vista. Abbiamo eseguito, durante e dopo la sosta, un’intensa preparazione atletica e oggi è stata la riprova della bontà del lavoro svolto: la cartina tornasole di ciò che si fa in settimana, infatti, si ha sempre domenica. Oggi abbiamo messo in campo una carica agonistica enorme, giocando per tutti i novanta minuti con grandissima intensità. I ragazzi hanno capito cosa significa giocare per questa maglia: sto con loro dalla mattina alla sera e so quanto tengono e quanto sono attaccati a questi colori. E, oltre questo, hanno un’arma che riesce a far superare loro qualsiasi ostacolo: hanno cuore, hanno coraggio, hanno voglia, soffrono e nel momento opportuno sanno colpire, riuscendo ad avere una straordinaria lucidità nel leggere la partita. Una volta realizzato il gol del vantaggio con Ferrini allo scadere del primo tempo, sapevamo che nella seconda frazione di gioco avrebbero dovuto scoprirsi e abbiamo interpretato bene il nostro ruolo che era quello di difenderci con ordine per poi ripartire sfruttando gli spazi che inevitabilmente ci avrebbero concesso. Poi nel finale avremmo potuto anche dilagare. Sono contento perché abbiamo dimostrato grande cuore, ma soprattutto grande testa, segno di profonda maturità. Vorrei sottolineare anche la grande cornice di pubblico oggi presente al Riviera, segno che l’ambiente sportivo si sta ricompattando attorno alla squadra.

Come valuta la prestazione di Cia? Il ragazzo è apparso anche oggi non brillantissimo: forse avrebbe bisogno di un gol per sbloccarsi. Crede che possa essere ceduto?
Michael ha disputato una buonissima prestazione sia a livello tattico sia a livello di intensità: gli avevo chiesto di rimanere sempre molto largo sulla corsia esterna, posizione alla quale altre volte ho sacrificato anche Nikola Olivieri. Sapevamo che dovevamo allargare la loro linea difensiva per poi colpirli centralmente e così è stato. Durante la settimana abbiamo preparato con grande cura e meticolosità questa situazione di gioco, cercando di non lasciare mai nulla al caso e i risultati si sono visti. Cia si impegna molto durante la settimana, sta crescendo, sta soffrendo, è riuscito a superare dei momenti difficili, anche piangendo e prima o poi i risultati verranno fuori. E poi non dimentichiamoci che è un ‘88: io ho sempre detto a tutti che diventerà un grande giocatore e che tra qualche anno lo vedremo in palcoscenici importanti. Non è sul mercato, contiamo molto sul suo apporto per le prossime gare.

La Samb, sotto la sua direzione tecnica, ha in casa un ruolino davvero importante. Nelle gare in trasferta invece c’è ancora lo zero nella casella delle vittorie.
Fuori casa abbiamo disputato prestazioni importanti, ma non siamo riusciti spesso a concretizzare la mole di gioco che abbiamo sviluppato. Anche a Lanciano, ad esempio, siamo stati penalizzati da episodi. Comunque le salvezze si costruiscono in casa e se continuiamo con questo spirito sono certo che riusciremo a toglierci delle belle soddisfazioni anche lontano dalle mura amiche.

Giulio Cesare nell’antica Roma si affidava ai pretoriani, alla sua guardia scelta; oggi lei ha fatto altrettanto: se andiamo a considerare la distinta della formazione, nei 18, infatti, l’unico neo-acquisto era Bartoletti.
Ho semplicemente mandato in campo i ragazzi che erano nelle migliori condizioni sia fisiche, ma soprattutto mentali: l’undici che ho schierato era quello che mi offriva anche le maggiori garanzie a livello tattico. Sono orgoglioso e fiero di questo gruppo perché è davvero affiatato e chiunque è chiamato in causa dà sempre il 100٪.

Parliamo di Forò, ragazzo proveniente dalla Beretti, che oggi ha realizzato il gol del raddoppio.
Il gol di Filippo è stata la mia gioia più grande perché è un ragazzo che in passato non ha avuto molto spazio e meritava di avere la sua chance. Io gli ho ritagliato il suo momento di gloria e mi ha ripagato compiendo una grande prestazione suggellata da una rete importantissima. E’ stato il giusto coronamento per l’impegno che profonde settimanalmente e per le sue indubbie qualità.

20/01/2008





        
  



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