Si è discusso a lungo oggi in Comune sui cosiddetti premi annuali per posizioni organizzative. Un faccia a faccia tra la RSU dei dipendenti comunali, il Sindaco Gaspari e i rappresentati provinciali di CGIL, CISL e UIL.

2 le posizioni distinte tra Sindacati. La prima, che accomuna la maggioranza dei Sindacati è quella di un tetto massimo di 8000 euro per i premi destinati alle figure dei Direttori di ogni settore comunale.

Cisl e Uil ferme nel ribadire il loro concetto di sobrietà ed equità. Mauro Martini della UIL afferma infatti che "In questo momento di crisi è meglio tenersi bassi e pensare soprattutto al fondo comune da dove si attingono le risorse per i premi annuali."

Dello stesso parere il collega della CISL Giorgio Cipollini che aggiunge come sia "Diminuito drasticamente il potere d'acquisto con retribuzioni minime. Il Sindacato ha il dovere di difendere la solidarietà, per questo motivo pensiamo che il fondo dovrebbe essere utilizzato al meglio, ridistribuendo meglio i premi. La divisione per pesi e importanza di settore va a ledere l'equità e in seconda battuta chi è stato già spostato da un settore ad un altro. E' la prima volta che vedo un sindaco di sinistra comportarsi come se fosse di destra."

Duro il commento di Cipollini, che annuncia un parere contrario a quello prospettato dall'Amministrazione, che vorrebbe una divisione a pesi strategici per settori, uno su tutti Urbanistica ad esempio, e un tetto per i premi di 12000 euro.

Vicina al primo cittadino e Amministrazione la posizione di Cgil, che vede in questo nuovo sistema di criteri un evento positivo.

Ancora un nulla di fatto, con barricate da una parte e dall'altra. A Gennaio previsto un nuovo incontro sul tema, che Gaspari vorrebbe chiudere al più presto.
Fatto sta che se continuasse la bagarre l'Amministrazione andrà avanti da sola, nulla infatti può impedire una scelta del genere, soltanto il buon senso.