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Por Marche 2007-2013: l'individuo al centro del sistema

Urbino | 282 milioni per qualità del lavoro, inclusione sociale, adattabilità'. Insediato il nuovo comitato di sorveglianza: 53 i componenti.

Riportare l'individuo al centro del sistema per incrementare la qualità del lavoro, l'inclusione sociale e l'adattabilità. Si potrebbe sintetizzare in questo obiettivo la nuova programmazione 2007-2013 del Programma operativo regionale del Fondo Sociale Europeo,approvato dalla Commissione europea a novembre 2007.

Il POR Marche è stato presentato oggi ad Urbino, presso il Collegio Raffaello, al nuovo Comitato di Sorveglianza, appena insediato e allargato a 53 componenti, in rappresentanza di un partenariato sociale molto più ampio.

Per la prima volta il Comitato accoglie, infatti, anche i rappresentanti del Terzo settore e della Consulta dei disabili proprio perché molte misure e interventi della programmazione sono destinate alle categorie svantaggiate. Erano presenti anche numerosi rappresentanti ministeriali: Lavoro, Pari Opportunità, Economia, Tesoro, Solidarietà sociale, Sviluppo economico , oltre ai rappresentanti della Commissione Europea, per riflettere sulle prospettive di questo nuovo strumento programmatico.

"Prospettive incoraggianti", le ha definite l'assessore regionale al Lavoro e Formazione, Ugo Ascoli che è anche presidente del Comitato di sorveglianza. "Soprattutto perchè - ha proseguito- la Regione potrà contare su una mole di risorse di poco inferiore a quella della scorsa programmazione."

E' di 282 milioni di euro, infatti, la dotazione finanziaria per sette anni a disposizione dei diversi assi strategici, con un'assegnazione più che raddoppiata rispetto alla precedente programmazione 2000-2006 per gli interventi di inclusione sociale.

"La navigazione è orientata verso tre approdi fondamentali - ha spiegato Ascoli- seguendo la bussola dell' occupabilità: adattabilità, inclusione sociale e qualità del lavoro, con la necessità di far partecipare tutti e regolarmente al mercato del lavoro dalle donne ai giovani laureati, dai disabili agli immigrati, ai giovani con alti livelli di scolarizzazione. Occorrerà perciò costruire momenti strategici di inclusione sociale e creare le condizioni di adattabilità per le imprese e per le persone alle nuove esigenze dei mercati internazionali."

Attenzione nuova e forte dalle Marche anche alla transnazionalità e all'interregionalità. Rispetto alla scorsa programmazione questa volta non è stata prevista un'area mirata esclusivamente all'occupazione femminile- la criticità del nostro mercato del lavoro- ma le azioni a favore di questo obiettivo sono spalmate su tutte le misure. In tale ottica l'assessore regionale Ascoli ha anche annunciato l'organizzazione della prima Conferenza regionale sull'occupazione femminile che si terrà a maggio prossimo.

Significativo anche l'intervento del Direttore generale del Dipartimento Orientamento e Formazione del ministero del Lavoro, Vera Marincioni che ha definito la programmazione del POR Marche 2007-2013 molto coerente con le priorità nazionali: "Un quadro ben strutturato - ha detto - che riesce a collegare l'occupazione e l'integrazione sociale con la qualità del lavoro, la vera sfida di questi anni futuri. Perché non ci potrà essere sviluppo e competitività senza buona occupazione.

La Regione Marche - ha concluso - sta effettivamente costruendo una politica di attenzione verso il territorio ma con la giusta connessione alle politiche nazionali. "
Nel corso della riunione del Comitato sono stati valutati anche i criteri di selezione dei progetti ispirati a qualità, efficacia potenziale ed economicità per gestire velocemente e in maniera ottimale le risorse, come la normativa europea richiede.

E' stata anche evidenziata la necessità di misurare l'impatto sociale della programmazione. A questo scopo sarà realizzata un'intensa attività di valutazione dei programmi, attraverso rigorosi indicatori per misurare le relazioni fra progetti e occupazione.

29/01/2008





        
  



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