La Giunta regionale delle Marche ha incontrato quella del Comune di San Benedetto del Tronto per esaminare le principali questioni legate allo sviluppo della città delle Palme.

Il sindaco Giovanni Gaspari ha presentato al presidente Gian Mario Spacca la fotografia di quello che attualmente la collettività sambenedettese sta vivendo. Una realtà, ha detto il sindaco, fatta da un elevato tasso di disoccupazione e dalla mancanza di infrastrutture. Il porto, l'elettrificazione del tratto ferroviario Ascoli-Porto d'Ascoli, l'arretramento autostradale, l'ospedale, la riqualificazione del parco marino della "Sentina", il rilancio del distretto agroalimentare e il nuovo Piano regolatore, fermo da dodici anni, sono state le problematiche maggiori poste dal primo cittadino alla giunta regionale.

"San Benedetto - ha detto Gaspari - è la quinta città delle Marche e vuole riacquisire il ruolo centrale quale zona di confine con l'Abruzzo. Un territorio che non sia più emarginato, ma che attraverso impegni, progetti e investimenti diventi polo centrale degli interessi nazionali, regionali e provinciali".

"Esistono - ha assicurato Spacca - le condizioni per creare un secondo polo di logistica integrata che si affianchi a quello della Vallesina". A tal proposito ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro per lo sviluppo del territorio. Ecco di seguito, sinteticamente, gli altri punti affrontati.

Distretto agroalimentare. Secondo Spacca va rilanciato con processi di innovazione, infrastrutture di servizi e risorse finanziarie, in una logica di valorizzazione dell'imprenditoria locale.
Viabilità "Mezzina". Il progetto, di assoluta priorità, si inserisce nella programmazione di area più vasta della intervalliva che dovrà collegare Civitanova con Teramo.
Elettrificazione ferroviaria Ascoli-Porto d'Ascoli. Esistono le risorse finanziarie per realizzarla nell'arco di cinque anni. I progetti, da presentare all'Unione europea, sono in fase di predisposizione.
Sanità. Le opzioni prioritarie del Piano regionale socio sanitario sono quelle di investire nel nord e sud delle Marche, le aree di maggiore debolezza dove si registrano i fenomeni più consistenti di mobilità passiva. Il tutto in una logica di integrazione tra sociale e sanitario che raccordi le realtà specialistiche tra Ascoli e San Benedetto.
"Le misure di contenimento della spesa - ha ricordato Spacca - hanno consentito il riequilibrio dei conti e dimezzato i debiti, passati da 108 milioni di euro ai 53 del 2007. Occorre perseverare su questa strada attraverso una gestione rigorosa che eviti sprechi e rendite di posizioni clientelari in modo da qualificare ulteriormente il servizio".
Crisi Foodinvest. Nel corso della giornata Spacca e Gaspari hanno incontrato le maestranze della Foodinvest. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri con imprenditori della regione interessati a rilevare l'azienda, al fine di verificare il piano industriale e le risorse finanziarie per rilanciare l'attività.